Bari, arrestati gli scafisti dell’ultimo sbarco di migranti a Lecce

Avevano mappe e rotte nautiche dalla Grecia per l'Italia negli smartphone

Scafisti arrestati a Bari

La Polizia ha arrestato a Bari due presunti scafisti trentenni. Sarebbero loro i responsabili dello sbarco di 32 migranti avvenuto lo scorso 9 febbraio a Marina di San Gregorio, nel territorio di Patù (Lecce).

L’individuazione è avvenuta perché gli indagati avevano sugli smartphone mappe e rotte nautiche che dalla Grecia conducono alle coste meridionali italiane, nonché immagini e video di viaggi migratori effettuati via mare con una barca a vela. In alcune immagini, i due erano ritratti con il volto sorridente alla guida dell’imbarcazione.

I presunti scafisti erano stati fermati per un controllo a Bari, in zona Carrassi, il 10 febbraio. Privi di documenti, avevano dichiarato di essere di nazionalità iraniana e siriana. Per essere identificati, erano stati condotti alla Polizia scientifica. Durante gli accertamenti gli agenti hanno notato che, oltre ai propri cellulari, i due stranieri avevano anche un telefono satellitare. Con l’intervento di un interprete, gli investigatori hanno appurato che i due fermati parlavano e comprendevano la lingua turca e non l’idioma dichiarato. In coordinamento con l’Agenzia Frontex di Taranto, gli agenti hanno potuto rapidamente confermare i sospetti, verificando che che la barca a vela ritratta tra le foto presenti nei loro cellulari, corrispondeva esattamente a quella approdata sulle coste salentine.