Azzolina:”No alle lezioni in estate. 80 milioni per la didattica a distanza”

Sì all'estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter. Il ministro dell'Istruzione illustra la strategia del governo per sostenere insegnanti e famiglie. "Troppo rischioso riaprire le scuole per concludere l'anno"

Si va verso l’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter. Con un testo sui social e un’intervista al Corriere, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina fa il punto oggi sulla strategia del governo per sostenere insegnanti e famiglie. “Troppo rischioso riaprire le scuole per concludere l’anno“, afferma la titolare del dicastero di viale Trastevere.

Calendario scolastico

Prolungare le lezioni in estate non è possibile perché “la scuola ha chiuso ma non si è mai fermata. Significherebbe non riconoscere il lavoro di queste settimane. E l’Italia ha già uno dei calendari più lunghi d’Europa“. Per la ripresa a settembre, sottolinea Lucia Azzolina, la commissione “sarà guidata da Patrizio Bianchi: lavoriamo per la riapertura ma anche per la scuola che dovrà nascere da questa emergenza. Serve un grande progetto di innovazione“. A settembre “dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni”. Inoltre, “se sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti”. Oltre ai fondi già stanziati, puntualizza la titolare del dicastero di viale Trastevere, “arriveranno presto altri 80 milioni”.

Troppi rischi

A scuola, precisa il ministro, non si torna perché ci sono ancora troppi rischi:”Si allontana sempre di più la possibilità di riaprire a maggio” e “anche se ci sarà per tutti la promozione, le pagelle saranno “vere”, con i 4 e i 5”.  Per le famiglie “ci sarà un aiuto, con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter“. La via auspicata per la Maturità è quella dell’esame a scuola. “Con l’attuale situazione sanitaria, ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio- puntualizza Lucia Azzolina-. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti. Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5,  la didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”. Per la Maturità “ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà”. La ministra esclude l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa“. Se non si dovesse tornare a scuola a maggio, garantisce Lucia Azzolina, “aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter“.

Mascherine in classe

“Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola“, spiega al Corriere della Sera, Lucia Azzolina Per i professori necessari in cattedra a settembre: “I concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Il concorso straordinario per 24 mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre“. Sono imminenti le disposizioni dell’esecutivo sull’intero settore. “A giorni il governo prenderà una decisione, ma. a mio avviso, riaprire ora le scuole, per poche settimane, mentre il Paese conta oltre 500 morti al giorno per il coronavirus, rischierebbe solo di vanificare gli sforzi fatti. Dobbiamo fare ancora qualche sacrificio per poter tornare a scuola nello stesso modo in cui ci andavamo prima”, sostiene la ministra dell’Istruzione. “Intanto dobbiamo sostenere studenti e docenti nella didattica a distanza e soprattutto aiutare le famiglie in questa fase così impegnativa”, afferma in una dichiarazione diffusa attraverso i social.