Attacco centrale nucleare di Zaporizhzhia, Zelensky: “Sfiorata la fine dell’Europa”

Aiea: "Nessuno dei reattori di Zaporizhzhia è stato colpito, nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky

“Un disastro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe sei volte peggiore di Chernobyl. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

“Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa”, ha detto Zelensky, aggiungendo che i russi “sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito”. “Gente di Russia, come è possibile. Abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticato? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere”.

Times: “Zelensky sopravvissuto a tre tentativi di ucciderlo”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe sopravvissuto ad almeno tre tentativi di ucciderlo nell’ultima settimana. Lo riferisce il Times. Due diversi gruppi sarebbero stati inviati per ucciderlo Zelensky: mercenari del gruppo Wagner sostenuto dal Cremlino e forze speciali cecene. Entrambi sono stati contrastati da elementi contrari alla guerra all’interno del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb).

Aiea: “Nessuno dei reattori di Zaporizhzhia è stato colpito, nessuna fuoriuscita”

Nessun reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia “è stato coinvolto o colpito”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (AIEA) Rafael Mariano Grossi, dopo l’incendio alla centrale nucleare nella città ucraina di Energodar.

“Noi siamo fortunati perché non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente circostante e l’integrità di reattori è stata mantenuta. Ma due persone sono rimaste ferite” nell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha detto Mariano Grossi in conferenza stampa. “Queste persone non sono operatori o tecnici della centrale ma fanno parte del personale di sicurezza che lavora nella centrale”. “Sono pronto ad andare a Chernobyl per rispondere alla domanda di assistenza giunta da Kiev che non dobbiamo ignorare”, ha concluso il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.