Addio al fondatore del Movimento per la vita

E' morto Carlo Casini, pioniere delle campagne contro la "cultura dello scarto" . Dell'aborto diceva. "Le difficoltà della vita non si superano sopprimendo la vita, ma superando insieme le difficoltà". Ha consentito a 200 mila bambini di nascere

Aveva trasformato in missione esistenziale e in vocazione sociale il monito di Santa Teresa di Calcutta (“il bambino non nato è il più povero dei poveri“). Nello sguardo limpido e nel modo schietto di parlare, Carlo Casini esprimeva la forza interiore che lo aveva spinto 45 anni fa a fondare i Cav (Centri di aiuto alla vita) e il Movimento per la vita che hanno consentito a 200 mila bambini di nascere, sostenendo le madri e fronteggiando situazioni di difficoltà familiare. Si è spenta oggi una delle figure più imporanti del laicato cattolico del dopoguerra. “Da giudice sono sempre stato convinto che il diritto deve essere la forza dei deboli, cosicché l’ aborto mi appare come la più radicale delle ingiustizie- diceva- La mia professionalità, scelta per servire i più deboli, si è messa così a servizio dei “più poveri tra i poveri”, sia per salvare vite umane, sia per riportare nella legge la giustizia misurata sui diritti dei più deboli“. Amico di don Oreste Benzi, l’apostolo della carità in cammino verso la beatificazione, ha condiviso con lui la battaglia per la difesa della sacralità della vita dal concepimento al suo termine naturale.

Difensore della vita e della famiglia

Nato a Firenze il 4 marzo 1935. Coniugato,aveva quattro figli. Dopo la laurea in giurisprudenza è entrato in magistratura nel 1961. Dal 1963 al 1966 ha ricoperto l’incarico di pretore ad Empoli e dal 1966 al 1979 è stato sostituto procuratore della Repubblica a Firenze. Ha esercitato le funzioni di Consigliere alla Suprema Corte di Cassazione dal 1999 al 2003. A partire dal 2002 è stato docente di diritto internazionale, di diritti umani e di bioetica al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. Attivo nel campo dell’associazionismo cattolico dal 1951, dal 1958 al 1964 è stato presidente diocesano e consigliere nazionale della Gioventù italiana di Azione cattolica. Nel 1974 gli fu conferita, dal ministero della Giustizia, la medaglia d’argento al merito della redenzione sociale per l’assistenza ai detenuti e alle loro famiglie. Dal 1990 è stato presidente della Federazione nazionale del Movimento per la vita, di cui nel 1975 è stato il fondatore. Membro del direttivo di “Scienza e Vita”, del direttivo del Forum delle associazioni familiari, del Forum delle associazioni e movimenti di ispirazione cristiana impegnati nel campo socio-sanitario, ha contribuito a fondare numerose associazioni a difesa della vita e della famiglia. Ha fatto parte del Comitato Nazionale di Bioetica, dell’European Group on Ethics e in Vaticano della Pontificia Accademia per la vita. Autore di molte pubblicazioni in materia di diritti umani, giustizia, famiglia, bioetica, è stato relatore su questi temi in molti congressi scientifici internazionali, oltrechè in Italia, in Argentina, Brasile, Messico, Portogallo, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Croazia, Albania, Slovacchia.

 

Portavoce degli ultimi

Ha portato nelle istitizione nazionali ed europee la voce di chi non ha voce.Carlo Casini è stato presidente della commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo e membro della Comissione Esteri. Ha fatto parte della delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica Acp-Ue e della Delegazione interparlamentare Ue – Cina. È stato parlamentare europeo a partire dal 1984, presidente della Commissione giuridica e membro sostituto della Commissione per i diritti dell’uomo. È stato parlamentare alla Camera dei Deputati per quattro legislature ed ha fatto parte della Commissione giustizia. È stato membro dell’Ufficio di presidenza del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) e membro della Direzione nazionale dell’ Udc. Nel 2009 è stato eletto nella lista dell’ Udc nella Circoscrizione Italia Centrale con oltre 43 mila preferenze. Nelle precedenti consultazioni elettorali è stato eletto deputato al Parlamento nazionale nel 1979, 1983, 1987 e 1992, nella circoscrizione Firenze-Pistoia e al Parlamento Europeo nel 1989, 1994 e 2005 tra le fila del Partito Popolare Europeo, nella circoscrizione Centro Italia.