140 studenti cristiani rapiti a Kaduna, nel nord-ovest della Nigeria

Un commando armato ha assalito una scuola ed è riuscito a rapire 140 studenti, il governo ha ordinato la chiusura di 12 scuole nell'area

Poche ore fa uomini armati hanno assaltato un liceo frequentato da studenti cristiani ubicato a Kaduna, nel nord ovest del paese ed hanno rapito 140 di loro, mentre 25 studenti e un’insegnante sono riusciti a fuggire dal tentativo di rapimento.

Incremento dei rapimenti negli ultimi mesi

Il fenomeno dei rapimenti in Nigeria, soprattutto nell’ultimo anno, ha assunto proporzioni vastissime presenti, tanto che, dallo scorso dicembre ad oggi, risultano essere state rapite oltre 800 persone da gruppi criminali dediti a numerose attività delinquenziali quali ad esempio: i sopraccitati rapimenti, gli attacchi a mano armata ai villaggi ed i furti di bestiame. Rispetto a quanto precedentemente esemplificato è utile ricordare che la maggior parte di questi gruppi criminali e spinta prevalentemente da motivi di natura economica ma, alcuni di loro, fanno parte di organizzazioni jihadiste ubicate nel nord del paese. In particolare, per quanto concerne lo Stato di Kaduna, questo rapimento di massa e il quarto avvenuto negli ultimi sei mesi, a causa dell’aumento dell’insicurezza in molte parti di questo territorio il governo locale ha deciso di chiudere 12 scuole. A riprova del diffuso clima di insicurezza in questa regione del paese, contestualmente al rapimento di ieri, un altro commando armato ha tentato di assaltare la locale stazione di polizia, ma gli agenti, dando prova di dedizione e senso del dovere, hanno resistito all’attacco facendo ritirare gli aggressori.

Necessario mutare l’assetto istituzionale per aumentare la sicurezza

In ultima istanza, considerato l’aumento del livello di violenza e criminalità nel Paese e della contestuale insicurezza dei cittadini nigeriani, anche in vista delle prossime elezioni nazionali del 2023, è fondamentale che – come detto pochi giorni fa dall’Arcivescovo di Lagos Martins – la soluzione migliore sarebbe una ristrutturazione dell’assetto istituzionale della nazione nell’ambito dell’unità federale, per far sì che i diversi stati possano disporre direttamente delle risorse in materia di sicurezza senza attendere l’intervento della capitale Abuja ed aumentando così il livello di sicurezza