Storie italiane, don Buonaiuto: “La malvagità dell'uomo va curata”

Samira, Marina, Katya e Francesca. Quattro donne, ma cosa hanno in comune? Tutte sono scomparse dalle loro case senza lasciare traccia. Francesca è stata trovata, senza vita, in un parco giochi di Bedizzole in provincia di Brescia. Sono queste le quattro vicende con cui si è aperta la trasmissione di Rai 1 Storie Italiane, condotta dalla giornalista Eleonora Daniele. “Lasciami dire che ci troviamo davanti a quello che sembra un bollettino di guerra. Sono fatti che accadono sempre più frequentemente. E' preoccupante – ha affermato don Aldo Buonaiuto, direttore del quotidiano online Interris.it e sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha partecipato come ospite alla trasmissione condotta da Eleonora Daniele -. Ci sono due forme di responsabilità: da un lato quella di chi uccide, dall'altro quella sociale, dei familiari, di chi si dice amico, di chi vede e fa finta di non vedere lo stato di fragilità e solitudine di queste donne. Bisonga tenere in considerazione anche un altro aspetto: la rete, il web, sono elementi che intensificano queste relazioni che si trasformano in incontri devastanti. Rispetto a trenta anni fa, c'è anche questo elemento che non va sottovalutato”. Nel corso della trasmissione, si è parlato anche dei dati statisci che riguardano la violenza sulle donne. “Al di là delle statistiche – ha affermato don Aldo Buonaiuto – bisogna riconoscere la malvagità dell'uomo in genere, ma soprattutto del maschio. In una cultura maschilista imperante, sappiamo bene come si verifichino delle intimidazioni e degli assoggettamenti per cui una donna non sporge denuncia. La malvagità dell'uomo va curata, bisogna ripartire dalle agenzie educative e far capire a tutti gli uomini che non sono superiori alle donne”.  

La storia di Samira

Samira El Attar, la moglie e mamma di origini marocchine, reisidente a Stanghella, risulta scomparsa oramai da 100 giorni. La squadra rilievi dei carabinieri di Parma e i vigili del fuoco hanno dato il via a nuove ricerche lungo il fiume Gorzone,concentrate in corrispondenza di alcuni pozzi artesiani dove si sospetta possa giacere il corpo della donna. I carabinieri hanno controllato la zona del Gorzone inferiore, mentre i vigili del fuoco hanno calato un gommone sulle acque del Gorzone. Nella giornta di oggi, l'avvocato Pizzi ha incontrato Mohamed, il marito di Samira, in carcere perché sospettato di aver ucciso la moglie, arrestato mentre si trovava in Spagna, dopo essersi allontanato dall'Italia quasi di nascosto. “Avvocato le ha detto il motivo per cui sarebbe andato in Spagna?”, ha chiesto don Buonaiuto all'avvocato Pizzi. “Sostiene di essere stato a Barcellona e poi aver girato alcune zone della spagna per approfondire delle segnalazioni sulla presenza della moglie. Partire alle sei di mattina, senza avvisare nessuno, è evidentemente sospetto e lui ha detto di aver sbagliato”, ha risposto il legale difensore di Mohamed.

L'artigiana scomparsa a Udine

La trasmissione di Rai 1, condotta da Eleonora Daniele, affronta anche il caso dela scomparsa di Marina, una nota artigiana di Udine che sarebbe dovuta andare a Trieste per il weekend, ma si sono perse le sue tracce. I familiari non credono che si sia allontanare volontariemente, ma pensano che qualcuno potrebbe averle fatto del male. Il suo ultimo segnale è tra venerdì e sabato nei pressi di Trieste, dove sembra che il cellulare di Marina abbia aggangiato una cella in quella zona. 

Il giallo di Civitavecchia

Era il 5 gennaio, quando Katya Serra è scoperta da Civitavecchia. L'ultima volta sarebbe stata vista salire su un treno per Roma, fino a quando la mamma non la chiama al cellulare e le risponde un uomo dall'accento straniero che non le passa la figlia. Il giorno dopo Katya si fa viva e dice che vuole rimanere da sola. Il compagno della mamma ha sporto denuncia, indicando che la donna si sarebbe allontanata volontariamente. La sorella ha lanciato diversi appelli sul web, ma tutti sono caduti nel vuoto. 

Brescia, la morte di Francesca Fantoni

Scomparsa lo scorso sabato, è stata trovata morta in un parco nel bresciano. Si tratta di Francesca Fantoni, uscita intorno alle 19 per incontrare i suoi amici ma nessuno l'ha più vista. Il suo corpo è stato trovato disteso sull'erba in un parco di Bedizzole, in provincia di Brescia. Sarebbe stata picchiata e poi strangolata. La Procura ha disposto il fermo di Andrea Pavarini, ventotenne di Bedizzole, accusato dell'omicidio della 39enne. L'uomo non ha confessato l'omicidio, ma la Procura ha ritenuto di avere elementi sufficienti per il fermo.

Maria Antonietta Rositani: “Donne, lottate per la giustizia”

Chiede giustizia Maria Antonietta Rositani, che dopo vent'anni di maltrattamenti nel nido familiare, ha avuto la forza di denunciare il suo ex-marito. Ma ha pagato a caro prezzo il suo coraggio, perché Ciro Russo, evaso dalla sua abitazione dove era agli arresti domiciliari, la ha raggiunta a Reggio Calabria per darla alle fiamme con una tanica di benzina. Da poche settimane, Maria Antonietta ha deciso di mostrare il suo volto sfigurato. Don Aldo Buonaiuto l'ha ringraziata per questo atto: “Maria Antonietta, tu sei una persona meravigliosa, ci stai dando un grande esempio perché, nonostante questo corpo martirizzato, ci fai capire il valore della vita sempre in ogni circostanza” ha detto il sacerdote. “Dio esiste, ti aiuta” – ha risposto Maria Antonietta, che ha sottolineato il fatto di sentirsi una miracolata: “Mi voglio mostrare che ci sono, che ce l'ho fatta” ha aggiunto. Oggi Maria Antonietta vuole mettersi il passato alle spalle, ma chiede giustizia e si rivolge anche alle donne: “Donne dovete denunciare, perché la giustizia c'è, e per questo ho sempre lottato”. Maria Antonietta ha ringraziato proprio don Buonaiuto, per non averla abbandonata in un momento difficile. Il sacerdote ha ricordato la forza della donna, “una forza interiore che trasmette a tutte le donne”. E, unendosi all'appello di Maria Antonietta, ha aggiunto: “Speriamo che ci siano le dovute pene per questi casi”.