Non c'è pace per i Cristiani nel Sahel

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In Africa sempre più cristiani sono spaventati dalla violenza del gruppo jihadista Boko Haram. La denuncia viene da don Daniele Denguez, cancelliere alla diocesi di Maroua-Mokolo, nel nord della Nigeria – dove la cellula terroristica è nata – che, intervistato da Vatican News, ha descritto la paura e la difficoltà per molti cristiani nigeriani che, negli ultimi tempi, sono stati colpiti da Boko Haram nelle loro abitazioni. Il sacerdote, inoltre, specifica che non solo la Nigeria è colpita dal flusso jihadista, ma anche il Camerun, tanto quanto Ciad e Niger: “Dal 2014 le popolazioni della nostra diocesi subiscono gli attacchi dei Boko Haram, che distruggono e bruciano case e scuole, rubano animali, raccolti e i materiali didattici degli studenti e rapiscono le persone, soprattutto i giovani che non hanno lavoro” ha detto.

Non solo cristiani

Boko Haram rappresenta una minaccia per tutti i cristiani, non solo cattolici. Il 2020 è iniziato con l'uccisione del pastore Lawan Andimi, presidente dell’Associazione cristiana del paese, da parte delle milizia. Ne è seguito un accorato appello da parte della Federazione luterana mondiale (Flm) e del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) al presidente Buhari e al governo per fermare le violenze, ricordando le centinaia di persone ancora nelle mani del gruppo terroristico. In occasione del World Economic Forum di Davos, Gideon Para-Mallam, pastore di una delle chiese più grandi della Nigeria, la Evangelical Church Winning All – che conta circa 10 milioni di membri – ha parlato alla platea riunitasi nel Paese svizzero della persecuzione dei cristiani.

Popolazione impotente

Due giorni fa anche Aiuto alla Chiesa che Soffre aveva ripreso l'appello dei locali. In particolare, quello di monsignor Bruno Ateba, vescovo di Maroua-Mokolo, che aveva elencato le continue violenze di Boko Haram ai Paesi del Sahel, in parte dovute anche alla radicalizzazione dei pastori fulani: “Non passa giorno in cui non vi sia notizia di nuovi attacchi e incursioni dei terroristi dalla frontiera tra Camerun e Nigeria. I rapimenti e le esecuzioni dei contadini hanno portato ad un vero e proprio regno del terrore” ha dichiarato il vescovo ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. A parlare sono anche i dati. Secondo le Nazioni Unite, in 11 anni Boko Haram ha mietuto 36mila vittime e costretto alla fuga oltre due milioni di persone.