Libia, i contorni di un conflitto sempre più politico

C'è un accusa pesante, quella di aver cospirato contro il ministero del Governo di accordo nazionale libico, nelle parole di Fathi Bashagha, il ministro di Tripoli che, nella conferenza stampa tenuta ieri, ha accusato una milizia locale di aver preso contatto con il direttore del dossier della Libia dell'intelligence degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Rashid, dopo che il governo di al-Sarraj si era ritirato in seguito al perdurare degli attacchi de guerriglieri dell'Esercito di Liberazione Nazionale di Khalifa Haftar. Stando a quanto riportato da fonti informate ad Agenzia Nova, la milizia – che non è stata nominata durante il punto stampa – sarebbe quella di Nawasi. 

La milizia Nawasi

La milizia Nawasi è un gruppo militare composto da circa 700 membri, fra i più armati a Tripoli. A capo delle forze ci sono gruppi militari di Tripoli, principalmente islamisti che combattono al fianco del Governo di accordo nazionale libico a Tripoli contro l'Esercito di Liberazione Nazionale di Haftar. La componente principale  è costituita dai salafiti madkhaliti, che opera ad Abu Seta, nei pressi di Tripoli. Sono diversi i checkpoint delle milizie, fra cui quello in prossimità alla Libyana Company, il principale operatore di telefonia mobile libico. Data la collocazione strategica di tali checkpoint, la milizia svolge un ruolo di primo piano nella spartizione della sorveglianza e controllo nell'estenuante braccio di ferro con l'uomo forte della Cirenaica, Khalifa Haftar. Secondo Bahsagha, però, la milizia non sarebbe più affidabile nella lotta all'Lna

Controversie a galla

Stando alle informazioni fornite da Agenzia Nova, alla base dei contrasti vi sarebbero delle azioni non condivise. Assunto il ministero, Bashagha avrebbe subito denunciato Mustafa Ibrahim Gadur, a capo della milizia, per aver arrestato degli agenti di polizia. In risposta, il ministro avrebbe emesso ordini di arresto nei confronti di altri leader della milizia “per l'attacco al ministero delle Finanze del Gna avvenuto a dicembre e per la distruzione del suo quartier generale, oltre ad aver spedito un proiettile da 9 mm all'attuale ministro delle Finanze libico sotto forma di minaccia”. Va sottolineato che Gadur è una personalità di spicco nel panorama libico, anche per essere cugino di Hafed Gadur, ex governatore della Banca centrale della Libia ed ex ambasciatore libico a Roma. La risposta della milizia Nawasi non si è fatta attendere: un esponente, Ali al Ramli, avrebbe accusato Bashagha di aizzare le forze armate del governo contro le milizie, aggiungendo che il ministro “non ha più bisogno della milizia perché ora si affida ai mercenari siriani e ai combattenti stranieri per combattere Khalifa Haftar”. Oltre al ministro, il messaggio di al Ramli era rivolto anche a quelli che ha definito “mercenari siriani“, per nulla tollerati dalla milizia.

Il conflitto civile in Libia si sta surriscaldando, assumendo contorni sempre più politici in concomitanza con il coinvolgimento delle potenze estere nel sempre più nebuloso scacchiere libico.