La ripresa affidata alle start up innovative

S ono 2.769 le startup innovative avviate grazie a una modalità di costituzione digitale e gratuita, una crescita di 193 unità rispetto al dato registrato alla passata rilevazione (fine settembre 2019), secondo quanto emerge dalla 14° edizione del Rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato dal ministero per lo sviluppo economico, in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere. Grazie a questa misura, operativa a partire dal luglio del 2016, gli imprenditori innovativi italiani possono costituire la propria startup secondo una modalità interamente digitalizzata, con il supporto tecnico della propria Camera di commercio o in totale autonomia.Per start up nel settore economico-imprenditoriale ci si riferisce a una nuova azienda configurata su un modello temporaneo o comunque come una società di capitali alla ricerca di un “business model” ripetibile e scalabile.

Senza atto notarile

L’esenzione dall’atto notarile consente un risparmio medio sui costi d'avvio stimato in circa 2 mila euro. Oltre a descrivere la distribuzione territoriale del fenomeno, il Rapporto si concentra su due aspetti di particolare interesse: il tasso d’adozione della modalità online sul totale delle imprese di nuova costituzione, e la durata media delle pratiche, riferisce AdnkronosTasso d'adozione: la modalità online è stata scelta da poco meno di 4 startup su 10 costituite in Italia nell'ultimo anno, in lieve ribasso nel quarto trimestre 2019 (39,8%, rispetto al 36,4% degli ultimi 12 mesi). Tuttavia, la variabilità territoriale è molto elevata, con notevoli scostamenti rispetto al dato nazionale. Start up era un termine inizialmente usato solo per le imprese nate e operanti nel settore Internet o per nelle tecnologie dell’informazione, al giorno d’oggi startup viene usato in diversi ambiti. La scalabilità è la caratteristica fondamentale per questo tipo di azienda, per start up si intende l’avvio di un’attività legata a un nuovo tipo di business, in altre parole: avviare un’attività imprenditoriale nel settore della ristorazione, per esempio, non significa creare una startup ma una società di tipo tradizionale.

Boom di Basilicata

Paradigmatico il caso della Basilicata, in cui più del 50% delle startup innovative ha optato per la modalità online. Compaiono invece nella parte bassa della graduatoria Piemonte, Umbria, Emilia-Romagna e Marche, evidenzia Adnkronos. Durata delle pratiche: altro indicatore per cui si riscontrano variazioni significative a livello territoriale è il tempo medio d'attesa tra la costituzione e l'iscrizione dell'azienda nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle startup innovative, fase che richiede una verifica dei requisiti da parte della cciaa competente. In media una startup innovativa costituita online attende 33,9 giorni per ottenere l'iscrizione nella sezione speciale, mentre nell'ultimo anno i tempi di attesa medi si sono ridotti a 22,6 giorni.  La nuova modalità è diffusa sull'intero territorio nazionale, con una forte presenza in tre regioni – Lombardia (27,5%), Veneto (11,1%) e Lazio (10,9%) – che ospitano insieme quasi il 50% delle startup costituite online. Milano si conferma il principale polo per le startup innovative italiane, rappresentando da sola il 16,8% di tutte le aziende create digitalmente.