L'allarme di Xi: “Situazione grave, l'epidemia accelera”

La situazione è grave e l'epidemia del coronavirus accelera. E' quanto ha dichiaratoil presidente Xi Jinping nel suo secondo intervento pubblico dall'inizio della crisi. “Di fronte alla grave situazione di un'accelerazione della diffusione del nuovo coronavirus, è necessario rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato centrale del Partito”, ha continuato. Cercando diinfondere coraggio alla popolazione, il presidente Jinping ha affemato che la Cina può “vincere la battaglia” contro il coronavirus. “Finché avremo fiducia costante, lavoreremo insieme, con prevenzione e cure scientifiche e politiche precise, saremo sicuramente in grado di vincere la battaglia“, ha detto Xi nel corso di una riunione del comitato permanente dei vertici del Politburo. 

Due ospedali a tempo record

Nel frattempo, nella città di Wuhan, epicentro del nuovo coronavirus che ha causato 41 morti e circa 1.300 contagi, operai sono all'opera per costruire due nuovi ospedali per la cura dei pazienti infetti. La costruzione della prima struttura da mille posti è iniziata già da alcuni giorni e dovrebbe essere consegnata in meno di due settimane. Il secondo ospedale, invece, avrà 1.300 posti letto, la sua costruzione è stata iniziata tra il 23 e il 24 gennaio e la consegna è prevista per il 3 febbraio

L'Ue convoca il Comitato di sicurezza sanitaria

“Stiamo seguendo molto da vicino gli sviluppi della situazione sul coronavirus e ho convocato per lunedì una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria dell'Ue“, ha annunciato su Twitter la commissaria europea alla salute, Stella Kyriakides, sottolineando che l'incontro di lunedì servirà a “discutere le opzioni di risposta e i bisogni degli Stati membri”. Sempre affidando il suo messaggio a Twitter, la Kyriakides ha detto di essere “in stretto contato con i Paesi membri dell'Ue, l'Oms e l'Ecdc (Centro di controllo europei per le malattie)”, specificando che quest'ultimo “sta aggiornando la sua valutazione del rischio“. “Siamo pronti ad agire e rafforzare la nostra risposta se necessario”, ha dichiarato la commissaria.