Haftar annuncia una no-fly zone su Tripoli: chiude l'aeroporto di Mitiga

L'unico aeroporto operativo nella capitale libica Tripoli, quello di Mitiga, è stato chiuso ieri sera dopo le minacce del maresciallo Khalifa Haftar di abbattere qualsiasi aereo militare o civile che dovesse sorvolare la capitale e i suoi dintorni. La direzione dello scalo aeroportuale ha annunciato la sospensione del traffico aereo “fino a nuovo avviso” e il trasferimento dei voli su Misurata, 200 chilometri più a est.

Le minacce di Haftar

“Qualsiasi sorvolo della capitale da parte di un aereo militare o civile sarà considerto una violazione del cessato il fuoco” istituito dal 12 gennaio, aveva detto il portavoce del maresciallo Haftar, Ahmad al-Mesmari, aggiungendo che “qualsiasi aereo militare o civile, indipendentemente dalla sua appartenenza, che sorvoli la capitale sarà distrutto”. Solo ieri, le forze dell'uomo forte della Cirenaica, hanno annunciato l'abbattimento di un “drone turco” decollato dalla sezione militare dall'aeroporto di Mitiga. L'annuncio è stato dato dal portavoce del sedicente Esercito nazionale libico, Ahmed al-Mismari, che ha pubblicato un post su Facebook. “Il drone tentava di attaccare nostre unità militari a Tripoli”. “Le forze della Difesa aerea del Comando generale delle Forze armate arabo-libiche hanno abbattuto un drone turco dopo che era decollato dall'aeroporto internazionale di Mitiga”. In ottobre, le forze di Haftar avevano annunciato di aver compiuto due attacchi, uno sullo scalo di Mitiga e uno su quello di Misurata, per distruggere installazioni dove venivano preparati e armati “droni turchi” impiegati in raid dell'esercito del Governo di accordo nazionale (Gna) di Fayez al Sarraj. Il Gna, d'altro canto, ha sempre negato che Mitiga venga parzialmente usato per fini militari.