Coronavirus, controlli estesi anche ai porti

Tredici persone sono al momento ricoverato presso il Lazzaro Spallanzani di Roma, con i due turisti cinesi contagiati dal virus dati in condizioni stabili ma con differenti sintomi, con la donna ad accusare “nausea e vomito”, mentre l'uomo “un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale” e “febbre associata a tosse e astenia”. Questi i dati dell'ultimo bollettino medico del nosocomio capitolino, all'indomani della dichiarazione dello stato di emergenza per sei mesi e nel bel mezzo dell'allerta globale sul coronavirus, già causa di 259 decessi in Cina a fronte di 12 mila contagi totali (11 mila solo nel Paese dove il virus ha iniziato a diffondersi). Al momento, il commissario straordinario per l'emergenza in Italia, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, ha spiegato che “non c’è oggi in Europa e in Italia una condizione tale che possa far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda”.

Ottavo caso in Germania

Vengono però disposte sia la sospensione dei visti in Cina per l'Italia che estensioni di controlli messi in atto negli aeroporti anche negli scali marittimi, con i medici che potranno effettuare controlli a bordo delle imbarcazioni in transito nei porti del nostro Paese sia su segnalazione che su disposizione delle Asl. L'ultimo bollettino emesso dallo Spallanzani, a ogni modo, precisava che “13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall'epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt'ora in corso”, mentre “altri 13 pazienti sono stati isolati e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Alla Cecchignola, a Roma, verranno trasferiti i 67 italiani che rientreranno da Wuhan lunedì. Nel frattempo, in Germania arriva la conferma dell'ottavo caso di contagio da coronavirus: si tratta di un 33enne residente a Stockdorf, distretto bavarese di Starnberg, e si tratta del sesto contagiato a essere dipendente della medesima azienda locale, di fatto completamente contagiata (a eccezione di una persona).