Chiedevano il sussidio, ma avevano la Ferrari

Blitz contro i furbetti del reddito di cittadinanza a Locri, dove i finanzieri hanno denunciato 237 persone che avevano chiesto il sussidio in assenza dei requisiti. Con loro altre 73 persone firmatarie delle dichiarazioni sostitutive uniche necessarie per la richiesta del beneficio. 

Le irregolarità nelle richieste di sussidio

Nel corso delle ispezioni è stata riscontrata l'omessa indicazione nelle dichiarazioni sostitutive uniche di componenti del nucleo familiare anagrafico, del coniuge non separato, nonché del possesso di redditi, di beni mobili (veicoli e moto) ed immobili (terreni e fabbricati).

I casi più eclatanti

Tra coloro che hanno richiesto il reddito di cittadinanza c’erano anche due persone detenute per il reato di associazione di stampo mafioso nell'ambito dell'operazione “Canada Connection”; un intero nucleo familiare riconducibile a una nota famiglia di ‘ndrangheta, uno di loro è peraltro in stato di arresto dall'aprile del 2018; alcuni soggetti intestatari di ville ed autovetture di lusso (tra cui uno è stato intestatario di una Ferrari oltre ad essere stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare domiciliare nell'ambito dell'operazione “Le Mille e una Notte”); titolari di attività imprenditoriale con partita Iva attiva che, pur avendone l'obbligo, non avevano presentato alcuna dichiarazione dei redditi.

Le conseguenze

Queste 237 persone saranno ora segnalate anche all'Inps per la procedura di revoca dei benefici ottenuti e il recupero delle somme già elargite che ammontano a circa 870.000 euro.