YEMEN, SAVE THE CHILDREN DENUNCIA: 14 MILIONI DI VITE A RISCHIO

Nel comunicato stampa di martedì Save The Children denuncia la situazione in Yemen. I pesanti bombardamenti da parte della Coalizione Araba al porto di Hodeida mettono in grave pericolo la vita di 14 milioni di civili yemeniti, già in disperato bisogno di assistenza.  Il grande porto sul Mar Rosso infatti è un’infrastruttura cruciale per l’ingresso nel paese degli aiuti umanitari, necessari a ben l’80% della popolazione del paese secondo le stime delle agenzie umanitarie, che stanno già provvedendo a rafforzare il proprio impegno ad Hodeida.

Edward Santiago, Direttore Save the Children per lo Yemen, dichiara: “I combattimenti, la carenza di carburante e le restrizioni all’ingresso degli aiuti hanno contribuito a determinare nello Yemen una delle peggiori crisi umanitarie del mondo, nel giro di pochi mesi. Il bombardamento del porto di Hodeida è l’ultimo atto. Abbiamo bisogno di portare aiuti nel paese, compreso il combustibile per mantenere gli ospedali  funzionanti e per consentire ai convogli di aiuti umanitari di raggiungere i posti dove c’è più bisogno. L’impatto di questi ultimi attacchi aerei si farà sentire soprattutto sui bambini, incolpevoli, e sulle loro famiglie.”

“Non conosciamo ancora la reale portata dei danni a Hodeida, ma non possiamo perdere un giorno di più; il tempo stringe per i bambini dello Yemen, che sono già a rischio di fame, malattie e violenze. Oltre ai 398 bambini che sono stati uccisi dall’inizio del conflitto, a marzo, attualmente ci sono 5,9 milioni di bambini che soffrono la fame, 624.000 bambini sfollati e 7,3 milioni che non stanno ottenendo le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno “.

Hodeida, situata ad ovest della capital Sana’a, è tuttora occupata dalle milizie sciite Houthi e dalle unità dell’esercito yemenita ancora leali all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, che detengono il controllo degli altopiani del nord e delle regioni pianeggianti sulla costa del Mar Rosso fino alla città di Ibb. Save the Children invoca la cooperazione di tutte e fazioni coinvolte nel conflitto per  il ripristino delle infrastrutture vitali per l’assistenza umanitaria.