Usa, dai campi di battaglia ai campi di grano

L’America ha bisogno di agricoltori per poter sperare di avere braccia sufficienti per alimentare tutta la popolazione statunitense. La stragrande maggioranza dei contadini americani, infatti, sta invecchiando in fretta e il Paese ha bisogno di almeno un milione di nuovi agricoltori da qui a 10 anni. Fortunatamente, la Cavalleria è venuta in soccorso, letteralmente: Marines, Esercito, Aeronautica e Guardia Nazionale. Con la loro condizione fisica e la loro disciplina, i veterani di guerra statunitensi sono i candidati ideali per diventare la prossima generazione di agricoltori. Conoscendo il legame esistente tra la sicurezza alimentare locale e la sicurezza nazionale, questi giovani uomini (e donne) stanno costruendo una rete di persone che praticano un tipo di agricoltura ecosostenibile e rigorosamente bio.

Numerosi studi hanno evidenziato come i veterani ritornati da fronti di guerra con lesioni cerebrali traumatiche, così come con altre ferite fisiche ed emotive procurate dagli anni di servizio, trovano spesso difficoltà a reinserirsi di nuovo nella società e nel portare avanti un lavoro tradizionale o la normale routine quotidiana. Attraverso l’agricoltura sostenibile, al contrario, i veterani sono in grado di guarire da queste ferite attraverso il lavoro della terra poiché producono qualcosa di importante, il nutrimento, e allacciano rapporti positivi con gli altri. “Come soldato, sono stato coinvolto in molte azioni di guerra piene solo di distruzione” racconta Mike, un ex Marine. “Passare dal distruggere al far crescere qualcosa e vederlo poi prosperare – spiega – produce una crescita anche a livello spirituale”. Sono già 11 gli Stati che hanno aderito al programma di recupero dei veterani di guerra, una buona notizia sia per gli ex-soldati, che possono così reintegrarsi costruttivamente nella società, sia per la Nazione che usufruisce del loro nuovo lavoro.