Unicef: emergenza morbillo nell’Africa colpita dall’ebola

Dopo l’epidemia di ebola, ora l’Africa occidentale sta affrontando la propagazione del morbillo. È per questo che il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia ha deciso di aiutare i governi e le comunità locali a riprendere le vaccinazioni di decine di migliaia di bambini. “Il morbillo è una delle principali malattia letali dell’infanzia, ma può essere facilmente sventato con un vaccino – ha dichiarato il responsabile Unicef per l’Africa occidentale e centrale Manuel Fontaine – Tuttavia, in questi paesi i tassi di vaccinazione sono diminuiti significativamente, mettendo ancora più in pericolo la vita dei bambini”.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità in Guinea il numero dei casi di morbillo è salito a 215 nel 2014, superando di gran lunga i 59 del 2013. Le vaccinazioni però risultano essere in calo, infatti i centri sanitari sono completamente oberati dall’emergenza ebola, inoltre le persone evitano di recarvisi perchè hanno paura di essere contagiati. L’Unicef ha organizzato in Guinea una serie di vaccinazioni in alcune comunità dove non sono stati riscontrati casi di ebola da almeno 42 giorni; in Liberia invece grazie anche all’aiuto dell’Oms e del ministero della salute locale, il Fondo delle Nazioni Unite ha intensificato la vaccinazione di bambini al di sotto dei cinque anni.

L’obiettivo è quello di ridurre il più velocemente possibile il numero di minori che sono senza copertura vaccinale. “Il miglior modo per aiutare i bambini è fermare l’ebola, rafforzando allo stesso tempo i sistemi sanitari – ha concluso Fontaine – Abbiamo bisogno di ristabilire la fiducia nei confronti del sistema sanitario e offrire alle comunità servizi regolari per i bambini, per garantire loro le vaccinazioni di cui hanno bisogno. Gli operatori sanitari e i vaccinatori impegnati in prima linea hanno bisogno di essere protetti, per poter garantire interventi indispensabili nel contesto di questa emergenza”.