Ue, Unicef e medici senza frontiere uniti contro l’ebola

Continuano gli aiuti dell’Unione Europea per combattere l’ebola. Nel fine settimana un cargo olandese ha scaricato in Guinea un carico di farina arricchita, mascherine protettive e vetture fuoristrada destinati anche alla Liberia e alla Sierra Leone. Il trasporto degli aiuti è stato finanziato dall’Olanda e dall’Unione Europea, ma hanno contribuito anche la Francia, il Belgio, il Regno Unito, la Germania, inoltre anche associazioni come l’Unicef e il Programma alimentare mondiale hanno partecipato all’iniziativa.

Guinea, Liberi e Sierra Leone sono i tre paesi africani più colpiti dal virus: il 99% delle oltre 7.700 vittime contate in un anno è deceduta dentro i loro confini. Inoltre la squadra di Medici senza Frontiere – per contrastare l’epidemia di ebola – ha iniziato la più grande distribuzione di farmaci di sempre in Sierra Leone: in quattro giorni sono stati distribuiti 1,5 milioni di trattamenti anti-malarici.

“In un contesto colpito dall’ebola, la malaria rappresenta il problema maggiore perchè le persone affette dalla malaria hanno gli stessi sintomi dei malati di ebola – ha dichiarato Patrick Robitaille coordinatore di Msf a Freetown – Di conseguenza, un gran numero di persone si presenta presso i Centri di trattamento dell’ebola pensando di aver contratto l’ebola. Cio’ rappresenta un carico per il sistema di gestione oltre a un fattore di grande stress per i pazienti e per le loro famiglie”.