STOP A TERRORISMO, BULLI E NUDO. FACEBOOK CAMBIA PELLE

“Rendere il mondo più connesso”. È questa la nuova “mission” di Facebook e per farlo sicuramente servono delle regole, i “Community Standard”, che definiscono chiaramente alcuni parametri che se non rispettati possono portare alla segnalazione e alla conseguente cancellazione dell’utente dalla piattaforma social. Visto il recente utilizzo, sempre più diffuso, che alcuni gruppi terroristici fanno dei social – dalla diffusione dei video al proselitismo in rete – in un post pubblicato ieri sulla pagina ufficiale di Facebook, Monika Briket ha spiegato chiaramente che questi gruppi, o chi inneggia al terrore o alle sue azioni, non avranno diritto ad una pagina del social di Zuckerberg.

Stessa condizione per chi inneggia la terrore o alle sue azioni, o a chi minaccia o molesta altri utenti, incita all’odio, alla violenza o all’autolesionismo. Fatta eccezione però se le foto che mostrano episodi di violenze servono a fare una denuncia. Giro di vite anche per quello che riguarda la nudità e il sesso. Infatti sarà vietato esporre nella propria bacheca foto che mostrino i genitali o anche solo le natiche (nella loro interezza), idem per il seno se si mostra un capezzolo, ma saranno permesse foto di madri che allattano o di donne che mostrano le cicatrici di una mastectomia. Anche i contenuti saranno passati al vaglio, infatti “alcune descrizioni verbali di atti sessuali troppo dettagliate potrebbero essere rimosse”.

Inoltre Facebook provvederà alla rimozione “di ogni minaccia credibile di violenza verso altre persone, e minacce di furto, vandalismo e danni finanziari”, inoltre sono vietate “la promozione dell’autolesionismo e del suicidio, e nemmeno la pubblicazione di contenuti che prendono di mira persone che si sono suicidate o che hanno provato a farlo”. Inoltre sulle piattaforme del social sarà proibito “mettersi d’accordo sull’uso di droghe”, ma sarà consentito chiederne la legalizzazione e pubblicare informazioni sul tema. Con queste nuova “guida all’uso” il capo dei contenuti della policy del social network, Monika Briket, spiega come sarà più semplice ed immediato capire ed eliminare la confusione che si genera quando la piattaforma rimuove dei contenuti.