SINGLE CATTOLICI IN CERCA D’AMORE SUL WEB

Giovanni e Claudia (i nomi sono di fantasia per il rispetto della privacy) condividono la stessa condizione: sono single e cattolici. Attenzione: non solo cristiani ma cattolici, con tutti gli annessi e i connessi. Partecipano a messe e liturgie, ricevono i sacramenti, recitano il Rosario, pregano e, in generale, vivono seguendo pedissequamente gli insegnamenti della Chiesa. Una scelta, frutto di una fede profonda, che li ha portati, nel tempo, a essere allontanati dai loro coetanei.

Amore e amicizia, per chi ha deciso di non seguire le mode di una società così lontana dall’insegnamento evangelico, sembrano obiettivi quasi impossibili da raggiungere. Quanti giovani sono disposti a sacrificare i retaggi di un individualismo scambiato per libertà? A osservare i precetti religiosi, a essere casti, a rispettare la vita dal concepimento sino alla sua fine naturale? Pochi, anzi, pochissimi. Anche chi crede, infatti, spesso finisce con l’adeguarsi alla massa, per non subire il linciaggio dei pregiudizi (“sei un bigotto, un baciapile, un prete”).

Per centinaia di ragazzi le possibilità di socialità sono ridotte agli incontri nelle parrocchie, nei gruppi di preghiera o al classico colpo di fortuna (o alla Provvidenza, fate voi). Ma questo vale solo per chi non è timido (e ce ne sono anche tra i cattolici, pensate un po’), introverso, insicuro. Per gli altri, sino a qualche tempo fa, trovare l’anima gemella o anche solo un’amicizia era operazione ancor più ardua. Così è stato anche per Claudia e Giovanni sino a quando l’opportunità di sentirsi un po’ meno soli è arrivata dal web. Precisamente da un sito d’incontri riservati a persone come loro: single e cattolici.

Ce ne sono tanti ma non vanno confusi con portali come “Tinder“, dedicato per lo più ad appuntamenti “al buio”, nella maggior parte dei casi a sfondo sessuale. L’obiettivo di queste realtà è soprattutto quello di mettere in contatto uomini e donne che hanno in comune un percorso di fede. Per farli incontrare, conoscere, socializzare e, talvolta, innamorare. “Questo sito di incontri per cristiani mi ha aiutato a trovare 2 amici e un fidanzato” scrive un’utente donna. “Da quando sono iscritto qui, sono un uomo Felice! Ho incontrato tante ragazze cristiane sia per amicizia che per amore” è invece il messaggio lasciato da un ragazzo. Tutti sembrano sottolineare la difficoltà di trovare, al di fuori di questi siti, persone con cui condividere un’esperienza di vita che sia anche spirituale.

Il precursore del settore, in Italia, è stato canticodeicantici.com. E ‘ stato fondato nel 2007 da Ivana Quadrelli, italo-australiana venuta nel nostro Paese per studiare all’Istituto Giovanni Paolo II. Il motto del portale parafrasa un passo della Genesi ed è tutto un programma: “Non è bene che l’uomo sia single”. “Un giorno mi trovavo davanti al computer, e mentre navigavo mi sono imbattuta in un sito di incontri in cui si poteva scegliere la propria donna in base alle caratteristiche fisiche – ha raccontato tempo fa a Libero – Ho pensato che trattare la donna così come fosse un oggetto non era una cosa sana, e ho deciso pertanto di promuovere la divulgazione degli insegnamenti della Chiesa in merito all’amore, poiché sarebbero a mio parere gli unici da seguire”. Per iscriversi bisogna inserire generalità e mail, come in qualunque altro sito d’incontri. Successivamente, però, al candidato vengono rivolte domande specifiche: “Accetti la santità della vita?”, “Accetti l’insegnamento della Chiesa sulla procreazione?”, “Accetti l’insegnamento della Chiesa sui rapporti prematrimoniali?”. Credere in certi valori è necessario per appartenere alla community, anche perché gli appuntamenti non sono al buio ma avvengono all’interno dei seminari in cui l’associazione prepara le coppie al fidanzamento o al matrimonio.

Sulla scia del canticodeicantici.com sono nate realtà simili (amicicristiani.it, amiciziecattoliche.com, singlecattolici.it e così via). Alcune sono genuine, altre sembrano sospette, visto che prevedono abbonamenti bronze (limitato), silver (parzialmente limitato) e gold (completo), con prezzi diversi a seconda del profilo scelto, come avviene nei classici siti d’incontri.

Ma al di là della reale natura e delle intenzioni di questi portali resta il problema di fondo. Cioè quello di una gioventù sempre più timorosa nei confronti di un approccio diretto agli altri, che affronta le proprie insicurezze riparandosi in una comfort zone tecnologica. A ciò si associa l’insopportabile ghettizzazione spesso attuata nei confronti di chi vive la propria religiosità in modo totale. Uno schiaffo allo stesso concetto di laicità, di cui tanti si riempiono la bocca ma che pochi hanno veramente capito.