SFILATA DETOX: LA MODA DICE “BASTA” ALLE SOSTANZE TOSSICHE

Molti brand prestigiosi da Valentino a Benetton, ma anche alcune tra le più importanti aziende del tessile hanno aderito alla campagna Detox di Greenpeace, e sono il gruppo Miroglio, Canepa, Italdenim, Zip, Besani, Berbrand, tessiture Attilio Imperiali e Gritti. Infatti, ricerche effettuate dalla onlus hanno dimostrato come le industrie tessili rilascino scarti dannosi nei principali fiumi. In particolare in Cina, dove sono concentrate la maggior parte delle aziende dei Brand internazionali, come i giganti dell’abbigliamento sportivo Nike e Adidas. La pericolosità degli scarichi rappresenta una minaccia sia per l’ambiente che per la salute umana, infatti molti agenti chimici utilizzati sono persistenti e non degradabili e si accumulano nelle piante e negli animali, fino ad arrivare all’uomo.

Grazie all’impegno di questi marchi sono disponibili sul mercato, non solo italiano, tessuti di tutti i generi – dalla seta pregiata al denim – e accessori come zip e bottoni liberi da sostanze tossiche. A livello globale sono 30 le aziende della moda che si sono schierate dalla parte di chi vuole un futuro libero da materiali dannosi, ma Greenpeace continuerà a verificare tutti questi impegni nel futuro.

Fermare l’inquinamento delle acque è particolarmente urgente in paesi come la Cina, dove quasi metà dell’acqua non è potabile, e addirittura il 64% delle falde sono fortemente inquinate. La responsabilità delle industrie tessili è del 10% del totale. Per questo verrà anche fatta una sfilata, chiamata Detox, che mostra come molti stiano già eliminando alcune delle sostanze chimiche più pericolose, ma molti brand hanno anche iniziato a rendere noti i dati sull’inquinamento provocato dai loro fornitori su una piattaforma pubblica, garantendo così alle popolazioni locali di sapere cosa viene scaricato nelle loro acque.