Rischia la chiusura Memorial, ong russa per i diritti umani

Il ministero della Giustizia russo ha chiesto alla Corte Suprema la liquidazione della storica Ong Memorial, che lo scorso anno era stata candidata al Premio Nobel per la pace. Lo riferiscono alcuni media russi, precisando che l’udienza è stata fissata per il 13 novembre. Ufficialmente i motivi sono ”tecnici” e riguardano l’assetto organizzativo dell’organizzazione. Memorial, molto critica verso il Cremlino, sostiene che si tratta di contestazioni pretestuose, senza fondamento. L’ong, che si occupa della difesa dei diritti umani, la scorsa settimana è finita nel mirino dell’emittente filo governativa Ntv, che l’ha accusata di “sostenere gli estremisti e i terroristi”.  Memorial si occupa di tutte le persone che vengono private dei loro diritti, specialmente per motivi politici, e cerca di rendere pubbliche le loro sofferenze tramite libri, articoli, mostre e comunicazione via web. 

Nei mesi scorsi il ministero della Giustizia ha classifica Memorial come “agente straniero”, sulla base della controversa legge che prevede questa denominazione di stampo staliniano per le organizzazioni che ricevono fondi esteri. La scorsa settimana “Novaia Gazeta”, il giornale di Anna Politkovskaia, ha ricevuto la prima ammonizione per estremismo a causa di un articolo di Iulia Latinina, che aveva ironizzato sulla scoperta da parte delle autorità ufficiali russe, dei deputati e dei telecommentatori di “una cultura russa particolare” da contrapporre alla mancanza di spiritualità europea, evocando un paragone con “la severa cultura nordica” esaltata da Hitler nel suo “Mein Kampf” contro la depravazione europea. Al secondo monito una testata rischia di chiudere.