PULIAMO IL MONDO, 4000 STUDENTI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Mozziconi di sigaretta, cartacce e rifiuti in plastica sono purtroppo una vista consueta tra i marciapiedi di molte città italiane che, secondo i turisti sono tra le più sporche in Europa. Un primato che danneggia l’industria turistica e abbassa la qualità della vita dei cittadini. Da anni l’iniziativa “Puliamo il Mondo” si occupa di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi del riciclo, del rispetto dell’ambiente e dal 25 al 27 settembre si rinnova per la sua XXIII edizione.

Circa 4.000 studenti provenienti da 77 scuole in tutta Italia riceveranno un kit per la raccolta rifiuti, con tanto di ramazze e guanti gommati, per ripulire le vie del proprio quartiere. Oltra al kit gli studenti riceveranno una formazione per imparare a smaltire correttamente ogni  tipologia di immondizia, in particolare quella derivante da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Uno sforzo concreto per liberare dall’incuria strade, parchi e piazze – ma anche fiumi e spiagge – dello Stivale.

Il progetto è promosso e organizzato dal Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici “Ecodom”, con la partnership di Legambiente.  “Negli ultimi anni è aumentata tra le persone l’attenzione e la sensibilizzazione sui temi ambientali internazionali e nazionali. – ha dichiarato Rossella Muroni per Legambiente – Contemporaneamente è cresciuta la consapevolezza che assumere stili di vita più ecosostenibili e contribuire con azioni concrete e con maggior senso civico alla tutela dell’ambiente sia un passaggio fondamentale tanto quanto l’azione delle istituzioni pubbliche.”.

“Attraverso la collaborazione con Legambiente, attiva ormai da diversi anni, intendiamo continuare il nostro lavoro di sensibilizzazione con un’iniziativa in grado di coinvolgere direttamente ed attivamente i cittadini nella tutela dell’ambiente. – Ha commentato il Direttore Generale di Ecodom, Giorgio Arienti –  Riciclare significa non solo risparmiare energia ma anche salvaguardare le risorse del pianeta, per garantire alle nuove generazioni un futuro più sostenibile”.