PIANO SUL CLIMA, 15 STATI USA SI RIBELLANO AD OBAMA

Lo scorso 3 agosto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato il Clean Power Plan che punta a limitare le emissioni delle centrali energetiche americane di oltre un terzo entro 15 anni, facendo maggiore ricorso all’energia eolica e solare e ad altre fonti rinnovabili. Il piano è stato definito da Obama “il passo più grande e importante che abbiamo mai fatto”.  Le emissioni di Co2 del settore energetico verranno ridotte del 32% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. “Abbiamo un solo pianeta, non c’è un piano B”, ha sottolineato Obama durante la presentazione alla Casa Bianca.

Ma non a tutti è piaciuto il piano dell’inquilino della White House. Infatti, guidati dalla Virginia, 15 stati hanno presentato alla Corte di Appello di Washington la richiesta di bloccare temporaneamente le nuove misure decise dal presidente americano. L’obiettivo è quello di guadagnare tempo per preparare e avviare un’azione legale contro le iniziative.

La “sfida” ad Obama arriva nel giorno in cui la Casa Bianca ha annunciato che il presidente si recherà in Alaska alla fine del mese per proseguire con la sua “guerra all’inquinamento”. Nel corso della sua visita Obama si recherà anche nella regione dell’Artico e sarà il primo presidente statunitense a farlo. Ma in molti in Alaska – e non solo – sono preoccupati che durante durante la sua permanenza Obama possa annunciare nuove misure per il clima.