PER IL BRASILE E’ IL GIORNO DELL’INDIPENDENZA NAZIONALE

Il 7 settembre di ogni anno il Brasile festeggia il “Giorno dell’Indipendenza”. La ricorrenza ricorda l’emancipazione del Paese sudamericano dal colonialismo portoghese avvenuta, per l’appunto, il 7 settembre del 1882 con la proclamazione di Pedro di Braganza quale primo imperatore. Il processo di indipendenza inizia il 21 novembre 1806, quando, con il decreto di Berlino, Napoleone Bonaparte impone il blocco continentale, una sorta di embargo su larga scala nei confronti delle merci inglesi. Gran parte degli Stati europei dovettero assecondare le richieste del sovrano francese ma non i lusitani che vantava una storica alleanza con l’Inghilterra. La reazione di Bonaparte fu l’invasione, affidata al generale Junot che dalla Spagna, già sotto il controllo transalpino, ebbe facile accesso in Portogallo. Per sfuggire all’attacco il principe reggente Joao di Braganza lasciò il Paese assieme a migliaia di funzionari, nobili e membri della corte.

La destinazione scelta per l’esodo fu il Brasile, colonia portoghese d’oltremare. Negli anni di esilio volontario Joao risollevò l’economia dello Stato sudamericano, formò nuovamente la corte, stavolta a Rio de Janeiro, e abrogò diverse restrizioni. Di fatto il Brasile si era reso indipendente pur mantenendo lo status di colonia. Dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo Joao tornò a Lisbona per l’incoronazione a lasciò il figlio Pedro come reggente a Rio. Invitato successivamente a tornare in Patria il delfino rifiutò con la storica frase “Eu fico” (“Io resto”). La reazione portoghese fu rabbiosa: Pedro venne degradato a mero delegato. La notizia gli arrivò il 7 settembre del 1822 e per tutta risposta lui reagì proclamando l’indipendenza del Brasile. Il successivo 1 dicembre venne incoronato imperatore. Servirono però altri 3 anni perché Lisbona, il 19 agosto 1825, riconoscesse il nuovo Stato.