Papavero da oppio, anno record per la coltivazione in Afghanistan

Afghanistan

Nel 2013 il numero di ettari di terre afghane dedicati alla coltivazione di papavero da oppio è stato il più alto di tutti i tempi. Le terre afghane consacrate alla produzione di oppio hanno raggiunto un livello record nel 2013, superando con 209.000 ettari i 193.000 del 2007. Lo rileva un rapporto inviato alle autorità Usa dall’Ispettore speciale per la ricostruzione (Sigar), John Sopko. Questo è avvenuto nonostante i 7,6 miliardi di dollari spesi dagli Stati Uniti per la lotta al narcotraffico dal 2002. I primi dati relativi al 2014 lasciano intendere, sostiene il Sigar, che l’area di coltivazione si estenderà ancora.

Dando uno sguardo più ampio al fenomeno, dal 2002 al 2013, inoltre, l’area dedicata al papavero da oppio è aumentata di ben 125.000 ettari. Le piantagioni, allargate del 36% rispetto al 2012, si trovano soprattutto nel sud (Helmand e Kandahar) e nel sud-est dell’Afghanistan. Ma anche in province, come Nangarhar, che erano considerate libere da questa produzione. Anche se la coltivazione di oppio è principalmente rivolta al commercio internazionale, inoltre, il consumo di droga è aumentato anche in Afghanistan. Nel 2012 erano consumatori regolari di droga 1,3 milioni di afghani, in aumento rispetto al milione del 2009. Rispetto al consumo di oppio, dal 2005 al 2009 i consumatori sono cresciuti da 130mila a 230mila. Cifre non inconsistenti, visto che la popolazione dell’Afghanistan è composta da poco meno di 32 milioni di persone.