Oim: “Boom di nigeriane destinate alla schiavitù sessuale”

Nigeria

Se gli arrivi in mare verso l’Italia tendono a diminuire, nel Bel Paese cresce il numero di vittime di tratta della prostituzione: a denunciarlo è l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), che in un comunicato afferma come nell’ultimo mese si siano registrati numeri particolarmente preoccupanti: le giovani donne nigeriane potenziali vittime della tratta sono aumentate del circa 300 percento.
“Nel 2014 sono giunte in Italia 16.839 donne, mentre nello stesso periodo del 2013 furono 5.163 – spiega il capo missione dell’ufficio dell’Oim Federico Soda – abbiamo notato in particolare un rilevante aumento di giovani ragazze provenienti dalla Nigeria: 1.290, circa il 300 percento in più rispetto alle 392 arrivate l’anno scorso”.

L’Oim, da quest’anno, ha costituito due team “anti-tratta” attivi in Sicilia e Puglia con l’obiettivo di rafforzare le attività di individuazione e identificazione delle vittime di sfruttamento: “Entriamo in contatto con le ragazze del porto immediatamente dopo lo sbarco – continua Soda – in modo di poterle informare sui loro diritti prima che possano essere avvicinate dai loro eventuali sfruttatori. Tra le donne sbarcate, molte sono originarie della Nigeria, dove vengono adescate con la promessa di trovare un lavoro in Italia. Ma ben presto le ragazze si rendono conto di essere state ingannate: durante il viaggio si ritrovano in una condizione di semischavitù: già in Libia sono costrette a prostituirsi e durante il viaggio vengono violentate. Molte di loro, prima di partire, devono sottoporsi a una cerimonia vooddo, nel corso della quale devono giurare di restituire i soldi ‘offerti’ per il viaggio. Purtroppo, a causa di questa manipolazione psicologica, diventa a volte complicato far capire loro come sia possibile liberarsi da questo debito e dagli sfruttatori.”