Oggi è la seconda giornata contro lo spreco alimentare

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Si celebra oggi in Italia la seconda giornata di prevenzione contro lo spreco alimentare. Fu istituita nel 2013 dal ministero dell’Ambiente, non solo per far sì che questo scompaia, ma innanzitutto di prevenirlo. Non si tratta infatti solo di un problema legato all’alimentazione, ma anche “di impatti sulla biodiversità”, questo è l’allarme lanciato dal Wwf nell’anno in cui a Parigi si discuteranno gli impegni per la riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale. Infatti, come sottolineato dal rapporto “Food Wastage footprints. Impacts on natural resources”, realizzato nel 2013 dal dipartimento di gestione ambientale e delle risorse naturali della Fao, si evidenzia che l’impronta di carbonio del cibo prodotto, ma non mangiato e quindi sprecato ogni anno, è stimata in 3,3 miliardi di CO2.

Inoltre, sono circa 840 milioni le persone che soffrono la fame e paradossalmente si getta via più cibo di quanto ne servirebbe per salvare loro la vita. Infatti finiscono nei cassonetti della spazzatura circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l’anno, pari a 2060 miliardi di euro. Parti di questi dati sono stati forniti dalla Fao, mentre l’altra parte arriva dall’osservatorio italiano Waste Watcher. Il nostro Belpaese nel 2014 – nonostante la crisi pressante – ha sprecato esattamente 8,7 miliardi di euro in cibo, circa 6,50 euro settimanali che ogni famiglia getta nel sacco dell’umido.

 

“Il calo registrato infatti non è abbastanza. Dall’emergenza che lo ha determinato adesso bisogna passare alla consapevolezza, ovvero smettere di buttare via il cibo anche perché si sa davvero quanto vale: in termini economici, di costo ambientale e soprattutto di opportunità per chi quel cibo proprio non ce l’ha, vale a dire quei 10 milioni di persone che secondo l’Istat ormai in Italia si alimentano in condizioni di povertà. – ha dichiarato Andrea Segrè, professore di politica agraria internazionale all’Università di Bologna – Ecco perché sono fondamentali le politiche di prevenzione: nasce per questo la Giornata Nazionale contro lo Spreco di Cibo che ricorre ogni anno il 5 febbraio”.

Andrea Segrè è anche il coordinatore del Pinpas – piano nazionale per la prevenzione degli sprechi alimentari – istituito lo scorso anno dal Ministero per l’Ambiente. Per consapevolizzare gli italiani di quanto effettivamente viene sprecato nella loro famiglia, verrà messo online dal Pinpas una sorta di diario dove si potranno annotare la quantità e la tipologia dell’alimento gettato. I dati verranno poi raccolti, elaborati e presentati il prossimo 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.