NIGERIA, L’ALLARME DELL’UNICEF: “AUMENTANO LE DONNE E I BAMBINI RECLUTATI PER ATTACCHI SUICIDI”

Nei primi mesi del 2015 è cresciuto in modo esponenziale il numero di donne e bambini reclutati come attentatori suicidi nella parte nord orientale della Nigeria: la situazione è stata denunciata dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), secondo cui nell’intero 2014 sono stati registrati 26 attacchi suicidi, rispetto ai 27 avvenuti nei primi mesi del 2015 dove appunto sono donne e bambini i più utilizzati. “I bambini vengono sfruttati dagli adulti nel modo più orribile che si possa immaginare”- spiega Jean Gough, rappresentante Unicef in Nigeria. “Sono loro le prime vittime degli attacchi, non gli esecutori” – ha aggiunto – “Molti bambini sono stati separati dalle loro famiglie quando sono scappati dalle violenze e nessuno si è preso cura di loro. Senza alcuna protezione delle famiglie, questi bambini corrono grandi rischi di sfruttamento da parte degli adulti e questo può comportare un loro coinvolgimento in attività criminali o di gruppi armati”

Dal luglio 2014 sono stati segnalati nove attentati suicidi che hanno coinvolto ragazze di eta’ compresa tra i 7 e i 17 anni. L’agenzia stima inoltre che circa 743 mila bambini siano stati colpiti dal conflitto in atto nei tre stati del nord-est della Nigeria, mentre il numero di bambini non accompagnati potrebbe aggirarsi intorno ai 10 mila. L’Unicef ed i suoi partner lavorano con le autorità nazionali per ridurre la loro vulnerabilità, identificando quelli senza genitori o parenti e garantendo loro cure adeguate. Inoltre, ad oltre 35.000 bambini è stato dato supporto psicologico per affrontare i gravi traumi subiti a causa del conflitto.