L’ondata di gelo minaccia i senza tetto. La Caritas corre ai ripari

La Caritas di Roma rafforza gli interventi delle unità di strada notturne: nelle ultime notti operatori e volontari di strada hanno incontrato circa 200 persone, giovani e anziane. Qualcuno accetta l’accoglienza in ostello, per gli altri coperte e sacchi a pelo per sconfiggere il freddo pungente delle notti romane di gennaio. Gli interventi delle unità di strada notturne della Caritas Roma a sostegno dei senza fissa dimora sono stati rafforzati e agiscono anche su diretta segnalazione dei cittadini, che possono comunicare al centralino 06.88815200 situazioni di persone senza dimora, in particolare se isolate o con patologie psichiatriche. La Caritas accetta persone che vogliano aiutare come volontari o con una donazione, oppure regalando una coperta o un sacco a pelo che verrà poi distribuita ai più bisognosi.

Sono molte e toccanti le storie delle persone incontrate ogni notte in strada dal servizio Caritas. “Non si può mostrare ai propri figli il fallimento di un padre” racconta un 60enne romano senza dimora per spiegare agli operatori e ai volontari il motivo per il quale da anni non ha contatti con la famiglia. Secondo le stime del progetto “racCONTAMI 2014”, sono circa 7800 i senzatetto romani. La maggior parte – l’87% – è composta da uomini, mentre l’età media supera i 35 anni. In strada, le persone rilevate provengono soprattutto dall’Europa (69%), a seguire da Africa (22%), India e Pakistan (4%), Sud America (3%) e Asia (1%), mentre nei dormitori prevale la presenza italiana (37%), seguita da quella afghana, asiatica e rumena. I motivi che hanno portato all’assenza di una dimora sono: la perdita del lavoro, lo sfratto e l’assenza di relazioni familiari forti. Non da sottovalutare sono i problemi di salute, l’assenza del permesso di soggiorno, la scarcerazione, la dipendenza da droga e alcol, e più raramente anche la libera scelta di vita.