L’EVOLUZIONE DI SHAZAM: CON LA FOTOCAMERA RICONOSCERA’ ANCHE CIBI E OGGETTI

A chi non è capitato di ascoltare una canzone alla radio, ritrovandosi a canticchiare il motivo principale ma senza ricordarsi il titolo del brano? Grazie all’ idea di Chris Barton e Philip Ingherlbrecht, studenti dell’università californiana di Berkley, nel 1999 è “nata” un’applicazione in grado di riconoscere una melodia e nell’arco degli anni, forse anche grazie alla partnership con Apple, Shazam è diventata una delle maggiori startup di successo.

Ora l’app si evolve. Infatti verrà modificata in modo da poter riconoscere, in pochi secondi, cibo, oggetti dipinti e libri utilizzando le immagini. L’azienda ha già ottenuto un finanziamento di 30 milioni di dollari, di cui non ha voluto specificare la provenienza, per finanziare questa nuova impresa. Ancora non sono stati svelati i dettagli sul funzionamento della nuova versione, quindi non è chiaro se il suo funzionamento si baserà solamente sulla scansione delle immagini o sulla lettura di un codice a barre.

Rich Riley, il chief executive dell’azienda, nei giorni scorsi è intervenuto al Mobile World Congress di Barcellona ed ha spiegato che la “nuova” Shazam diventerà una sorta di versione avanzata di Google Goggles, app che è già in grado di riconoscere gli oggetti tramite la fotocamera. “Shazam è già un verbo (shazammare). Vogliamo espandere l’universo di ciò che si può fare con Shazam”, ha dichiarato Rich Riley. Basti pensare che l’applicazione in pochi anni ha raggiunto i 100 milioni di utenti attivi ogni mese ed è presente su oltre 500 milioni di dispositivi. Inoltre, fanno sapere dall’azienda, si stà già pensando ad un successivo step: il riconoscimento, attraverso la realtà aumentata, di luoghi e monumenti, il tutto con una fotocamera.