L’euro non è intoccabile

L’apertura del M5S al ritorno della Sovranità monetaria, per voce del suo leader storico Beppe Grillo, non può che rallegrarmi visto che ho posto tale opzione come determinante per la rinascita economica, d’identità e di dignità del nostro Paese. La seconda forza politica nazionale ha chiaramente indicato di perseguire l’uscita dall’euro e questa volontà non potrà più essere facilmente rinnegata in quanto ormai l’impegno è stato preso di fronte al proprio elettorato in occasione della kermesse romana. E’ noto che la base del M5S ha un’anima con forte vocazione sovranista e probabilmente la delusione delle ultime elezioni europee del maggio scorso, dove il tema è stato affrontato in modo molto ambiguo se non del tutto ignorato, ha indotto i vertici a riprendere il vecchio cavallo di battaglia del ritorno alla lira tanto professato sin dall’inizio.

Ma affinché il M5S possa condurre con successo questa vera e propria “battaglia” è assolutamente necessario preventivamente che si persegua una capillare, semplice e efficace azione informativa nei confronti dei cittadini italiani per potergli far capire che il ritorno alla nostra moneta in questo momento è il male minore rispetto al disastro a cui siamo certamente condannati permanendo nell’unione monetaria europea. In seconda istanza è determinante che questa azione divulgativa sia svolta coinvolgendo, a supporto della credibilità e dell’efficacia, dalle migliori risorse umane che abbiano dimostrato di avere le corrette competenze giuridiche ed economiche per traghettare il nostro Paese fuori dalla palude euro. Infine è altresì necessario imbastire delle alleanze funzionali con le altre forze politiche che hanno già da tempo inserito l’uscita dall’euro nei propri programmi, senza riserve o polemiche, in nome del bene supremo comune.

Solo se saranno rispettate queste tre condizioni necessarie, sufficienti e determinanti, il Movimento di Grillo acquisirà la corretta credibilità, non solo fra il suo elettorato, ma anche di fronte a tutti i cittadini italiani. Insomma è necessario che alle parole seguano prestissimo i fatti, anche per distinguersi dal resto della classe politica al governo che ha riposto la propria azione esclusivamente negli annunci e non nel fare.

Antonio Maria Rinaldi
Professore straordinario di Economia Politica presso la Link Campus University di Roma
Docente di Finanza Aziendale all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara