LATTUGA E POMODORI SU MARTE: LA NUOVA SFIDA DELL’AGRICOLTURA NELLO SPAZIO

Se durante le prime missioni spaziali il cibo degli astronauti era più un alimentazione salvavita, con il passare degli anni e l’allungarsi della permanenza delle persone nello spazio, si è passati alla necessità di avere a disposizioni dei veri e propri pasti, equilibrati, bilanciati e nutrienti, ma pur sempre comodi e pratici e da poter consumare in assenza di gravità. Comunque le nuove tecnologie e i progressi della scienza hanno permesso agli astronauti – soprattutto a quelli che hanno partecipato alle missioni più recenti di consumare i cosiddetti “bonus food”, una serie di alimenti e ingredienti da scegliere in base al loro gusto personale. Ma sempre di cibi in “scatola” si tratta, certamente per quanto gustosi e nutrienti, neanche lontanamente paragonabili a degli alimenti freschi.

Ed è proprio a questo obiettivo che oramai stanno lavorando numerosi esperimenti. Far crescere lattuga e pomodori, ma anche spinaci, carote, cipolle, radicchio, peperoncini, fragole, cavoli ed alcune erbe aromatiche direttamente sulla superficie di Marte so sulla Luna, in modo che gli equipaggi delle missioni possano avere frutta e verdura come sulla Terra. Uno di questi progetti è italiano ed è stato presentato nel convegno “sull’agrispazio” organizzato dall’università di Tor Vergata e Lazio Innova, nell’ambito dell’evento organizzato dalla Regione Lazio per l’Expo.

E mentre si pensa a come effettivamente poter istallare delle serre sul pianeta rosso, quale tipo di terriccio utilizzare e come irrigare le piantine, è già partito il conto alla rovescia per le prime simulazioni di “vita marziana”. Il prossimo agosto partirà la spedizione “Hi-Seas” alle isole Hawaii, mentre dalla Thales Alienia Space hanno annunciato l’inizio del primo test per le “serre marziane” in Antartide – che dovrebbe partire entro il 2017 e si chiamerà Eden.