Lascia i soldi del funerale ai terremotati

Altruismo e generosità, due parole che molto spesso nella nostra società vengono ignorate, dimenticate. Molto spesso chi si rende protagonisti di gesti altruistici lo fa solamente se nel raggio di pochi metri sono presenti telecamere e macchine fotografiche pronte a immortalare il momento. Non è questo il caso di Cinzia Fazzini, anzi lei ha pensato agli altri anche in punto di morte. La 45enne originaria di San Biagio, una frazione di Bagnolo San Vito, nel mantovano, è morta sabato scorso di leucemia all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, mentre era in attesa del secondo trapianto di midollo. Quando Cinzia si è resa conto che per lei era quasi giunta la fine, ha voluto compiere un grandissimo gesto di altruismo.

Le donazioni per i terremotati e per la ricerca

In una lettera, consegnata al marito con la precisa indicazione di aprirla solo se le fosse accaduto qualcosa, ha scritto le sue ultime volontà: niente fiori per il suo funerale, ma offerte per i terremotati del centro Italia. Così il marito, Paolo Lanzoni, 48 anni, nel necrologio pubblicato sulla Gazzetta di Mantova, ha invitato parenti ed amici a devolvere offerte “per la ricerca contro la leucemia mieloide acuta ed ai paesi terremotati”.

La malattia di Cinzia

Cinzia, mamma di un ragazzo di 16 anni e cassiera in un ipermercato di Mantova, aveva scoperto la sua malattia nel 2004. Dopo le prime cure e il trapianto di midollo osseo, tutto sembrava risolto, ma la leucemia si nuovamente ripresentata la scorsa primavera. Dopo un lungo e doloroso percorso fatto di esami e visite, Cinzia era in attesa di un secondo trapianto di midollo osseo. Però qualche settimana fa le sue condizioni sono peggiorate: una polmonite aveva reso necessario il ricovero al Sant’Orsola.