HUBBLE FOTOGRAFA UN “GIRASOLE” NELL’UNIVERSO

Dopo i Pilastri della Creazione e la Nebulosa Ali di Farfalla – ma solo per citarne due tra le più spettacolari – Il telescopio spaziale Hubble, nato dalla collaborazione delle agenzie spaziali Nasa ed Esa, ha inviato sulla Terra l’ennesima meraviglia dell’universo. Questa volta a finire nel centro dell’obiettivo della sua fotocamera è la Galassia Girasole, ossia l’oggetto Messier 63 del “Catalogo delle nebulose e degli ammassi di stelle” dell’astronomo Charles Messier.

Conosciuta anche come M63 o NGC5055, si tratta di una galassia a spirale scoperta il 14 giugno 1779 dall’astronomo Perre Méchai, collega del più celebre Charles Messier (che la classificò come oggetto M63 nel suo omonimo catalogo), ma a causa della limitatezza degli strumenti dell’epoca tutto ciò che poté affermare è che sembrava “una nebulosa di scarsa luminosità e priva di stelle”. Solo a metà del diciannovesimo secolo, l’astronomo irlandese William Parsons, noto anche come Lord Rosse, riuscì ad identificarne la struttura a spirale.

La Galassia del Girasole è situata nella costellazione boreale dei Cani da Caccia e le sue “braccia” formano un irregolare disegno a spirale. Apparentemente sembra formare un gruppo fisico con la Galassia girandola, la Galassia Vortice e molte altre galassie minori. Il nome proprio girasole è dovuto al grandissimo numero di segmenti di spirali che circondano il nucleo, ben avvolte attorno ad esso e pervase da un gran numero di nubi di polvere interstellare; la massa totale della galassia sarebbe compresa fra le 80 e le 140 miliardi di masse solari, con un diametro di 90000 anni luce, ossia simile a quello della nostra Via Lattea.