GIORNATA DELL’AUTISMO, I MONUMENTI DEL MONDO SI COLORANO DI BLU

Autismo

Oggi 2 Aprile in tutto il mondo si celebra l’ottava edizione della Giornata della Consapevolezza dell’Autismo. Voluta dall’Onu nel 2007, ha l’obiettivo di rompere il silenzio con cui la società emargina le problematiche relative a questa sindrome, affinché si possa tenere alta l’attenzione delle istituzioni sul tema.

L’Autismo che si manifesta nei primi tre anni di vita, deriva da un disturbo neurologico che influisce sul funzionamento del cervello. Le aree prevalentemente interessate dall’alterato sviluppo sono quelle relative alla comunicazione, all’interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico. Negli ultimi anni di studi e ricerche è stato dimostrato che se si interviene dalla prima infanzia con mirati interventi di educazione speciale è possibile aiutare queste persone a migliorare le proprie abitudini di vita.

Il disturbo dello spettro autistico affligge 1 bambino su 68, e dagli ultimi dati raccolti è emerso che dal 2008 il fenomeno è in aumento del 30%. “Light it up blue” è lo slogan che accompagnerà l’edizione del 2015 di questa giornata. Diversi monumenti in tutto il mondo infatti si coloreranno di blu per “accendere” letteralmente una luce su questa sindrome, da New York a Sidney,dalle Cascate del Niagara, a Roma con la fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna.

Nella capitale poi sarà presentato “Otto passi avanti”, il primo progetto pilota sulla diagnosi di autismo precoce, sotto i primi due anni di età, attraverso una formazione specifica e mirata agli educatori degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dei pediatri di riferimento. Al Museo del Maxxi è previsto l’incontro “I nostri figli sono opere d’arte” durante il quale le famiglie insieme ai loro bambini avranno la possibilità dalle 18 alle 21 di realizzare insieme opere artistiche. La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo avrà quindi una risonanza universale per promuovere, far conoscere e diffondere il più possibile una cultura di accoglienza nei confronti di chi ogni giorno combatte con le difficoltà dovute alla sindrome.