Giappone, sciolta la Camera bassa per “salvare” l’Iva

La Camera bassa del parlamento giapponese è stata ufficialmente sciolta, su decisione del premier Shinzo Abe, nel corso di una sessione plenaria. Poco prima di abbandonare l’aula, i parlamentari alzando le braccia al cielo hanno esclamato: “Banzai, banzai banzai (lunga vita all’imperatore)”.

La scelta di Abe è stata presa al fine di indire nuove elezioni, due anni prima della scadenza naturale, per sollecitare gli elettori ad una specie di referendum sulla “Abenomics” ovvero la sua politica avviata per far ripartire l’economia giapponese, cercando l’appoggio alla sua decisione di rinviare dal 2015 al 2017 un aumento dell’Iva. La mossa del premier nipponico è arrivata dopo il crollo del Pil nel terzo trimestre che di fatto ha trascinato il Paese in piena recessione.

Abe, durante un discorso televisivo alla nazione, ha spiegato le sue mosse e si è posto degli interrogativi: “Le nostre scelte di politica economica sono giuste o sbagliate? Esistono alternative? Questo lo dobbiamo chiarire attraverso queste elezioni”. Secondo l’ultimo sondaggio della Kyodo, però, oltre il 63% degli interpellati dichiara di non aver capito bene il perché delle elezioni anticipate.