Furlan (Cisl): “Oggi non è utile uno sciopero generale”

“Non credo che oggi siano utili scioperi generali”. Lo ha detto Anna Maria Furlan. La Cisl, infatti, potrebbe non aderire all’iniziativa nazionale annunciata per domani. A margine della manifestazione regionale dei delegati della Lombardia, Furlan ha preso le distanze dalla Cgil che che “farà il suo percorso, mentre noi decideremo il nostro”.

Il leader della Cisl ha anche parlato della manovra varata dal governo, nel corso del programma di Canale 5, “La telefonata” di Maurizio Belpietro. Per rilanciare i consumi e ridurre la pressione fiscale in Italia, le iniziative di Renzi non serviranno: “La Finanziaria – ha spiegato Furlan – è di giorno in giorno più confusa e meno certa”. Secondo la sindacalista Cisl, dal bonus bebè alle pensioni, il caos regna sovrano: “Ogni giorno c’è una novità spesso contraddittoria rispetto alle notizie del giorno prima: il sostegno mamme, ad esempio, è positivo, ma ci vorrebbe politica famiglia più complessiva”.

In merito ai benefici che il taglio dell’Irap e il bonus da 80 euro dovrebbero portare, il leader Cisl spiega come rischino di essere annullati: “Il taglio alle Regioni e ai Comuni – chiede Furlan – si trasformerà, come è sempre successo nel Paese, in più tasse ai cittadini e meno servizi o finalmente si taglieranno gli sprechi della Pubblica amministrazione?”. Parla anche del Tfr Annamaria Furlan, spiegando che “non solo non è a tassazione zero, come avevamo chiesto, ma è stato addirittura spalmato sullo stipendio. Così si elevano di 6/7 punti le imposte su quei soldi”. Viene messa a rischio anche la previdenza complementare, uno dei capisaldi della legge Fornero: “I lavoratori che sceglieranno il Tfr in busta paga – ha concluso – non lo verseranno più per la pensione integrativa, per cui un domani, soprattutto i giovani, saranno anziani poveri”.

In merito alle pensioni ha detto: “forse il governo ha capito che il pagamento posticipato al 10 del mese era inutile e ingiusto, e torna sui suoi passi”. Infine, i livelli insopportabili delle imposte sul lavoro per imprese e lavoratori: “Anche in questi anni di crisi, la tassazione locale è aumentata in modo esponenziale, mentre gli sprechi continuano a esserci. Occorre la massima vigilanza perché non si tagli il reddito dei cittadini”.