Fisco, Furlan: “contenti se la nostra riforma verrà condivisa da altri”

Continua la “guerra” tra i tassisti milanesi e la App Uber, la quale offre un servizio in concorrenza, secondo i conducenti illegali usando le vetture Ncc (noleggio con conducente). Sulla questione è tornata ad esprimersi Annamaria Furlan, che come soluzione propone di programmare una tavola rotonda per fissare delle regole ben precise. “Anche la liberalizzazione deve avere le sue regole, Bisogna sedersi intorno ad un tavolo e fissare le regole che determinano il lavoro da una parte e il servizio dall’altra. – spiega il segretario generale della Cisl – Sennò si crea solo confusione”.

Secondo la Furlan, la cosa più importante è garantire un servizio di qualità ai cittadini, per questo serve “un confronto vero anche sulla questione delle liberalizzazioni – aggiunge – queste cose non si fanno senza coinvolgere i lavoratori, impegnati in questo settore, ma mettendo al centro la qualità del servizio e i bisogni dei cittadini”. La professionalità e la produttività devono essere al centro del servizio, e per fare questo bisogna coinvolgere “i lavoratori e le lavoratrici, anche con percorsi di aggiornamento professionale”, soprattutto ora che Milano si avvicina sempre di più all’inizio di Expo 2015.

Inoltre il segretario generale del sindacato torna alla carica con l’iniziativa di legge popolare sulla riforma del Fisco, specificando che sì, in realtà si tratta di un’iniziativa della Cisl, ma “saremmo davvero molto contenti se anche altre organizzazioni e altri soggetti associativi volessero unirsi a noi”. Inoltre, per quello che riguarda la riforma delle banche popolari, Annamaria Furlan sottolinea che “viene fatta con un decreto d’urgenza e credito che nessun italiano e italiana oggi abbia quell’urgenza, ne ha altre”. Si tratta quindi di “una cosa sbagliata che sta facendo il governo. – conclude il segretario Cisl – Cancellare questo modello così vicino al territorio alle famiglie e alle imprese, mette davvero a rischio il ruolo del credito nel nostro paese”.