EBOLA, GINO STRADA: “EPIDEMIA FINITA MA E’ STATA UNA SCONFITTA”

“L’epidemia di Ebola è sostanzialmente finita, sono rimasti pochi casi sporadici, ma è stata una grande sconfitta per la medicina perché si sono proposti due metodi di cura diversi per africani e occidentali, un doppio standard inaccettabile”. Gino Strada, fondatore di Emergency, intervenuto al Wired Next Fest di Milano, è da una parte soddisfatto e dall’altra amareggiato sull’evoluzione dell’epidemia del virus in Africa.

La critica del medico è rivolta soprattutto alle istituzioni occidentali arrivate nelle regioni devastate dal contagio con soluzioni che non esita a definire “stupidaggini”, dal no-touch care alla mancanza di somministrazione di liquidi per via endovenosa: “Abbiamo dimostrato che l’unico approccio a quella malattia è la terapia intensiva, come si e’ visto peraltro con i pazienti guariti in Occidente – ha detto Strada – I mesi passati in Sierra Leone sono stati lunghi e stressanti, ma sono orgoglioso di aver messo in piedi una terapia intensiva per l’Ebola che non c’era nemmeno in Italia”.

Oltre alla cura Emergency ha lavorato in Africa per la prevenzione e la formazione: “La Sierra Leone ha perso 160 medici, il 40% del suo personale sanitario: lavorando con il governo locale il nostro centro ha formato anche nuovi dottori”. Lavorare contro il nemico invisibile del virus non e’ insomma meno difficile che operare in situazione di conflitto armato, come Emergency fa da 21 anni: “Ma ormai tragedie come la guerra sono digerite e accettate: pochi italiani si rendono conto che stiamo andando a sparare ancora in alcuni paesi”.