Croce Rossa e Sarc: “In Siria è emergenza acqua”

Piogge scarse, livelli d’acqua bassi, un conflitto armato senza fine e infrastrutture idriche e igienico-sanitarie danneggiate. Sono questi i principali elementi che, secondo i Movimenti internazionali Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, stanno causando un peggioramento della siccità in Siria “con conseguenze umanitarie disastrose per milioni di persone”. Le poche piogge infernali e le elevate temperature estive, infatti, hanno fortemente colpito l’agricoltura e la sicurezza alimentare nella maggior parte dei governatorati tra cui Aleppo, Hassakeh, Deir Ezzor e Raqqa, e dopo ben tre anni di conflitto le persone sono altamente vulnerabili. Secondo la Mezzaluna Rossa Siriana (Sarc) la produzione di grano nazionale nel 2014 è prevista il calo del 52% rispetto al 2013 e la conseguenza potrebbe essere l’aumento del prezzo del pane e degli altri alimenti. Ad essere colpiti sono, in particolare, i senza tetto siriani: alle comunità che li accolgono, infatti, è spesso tagliata l’acqua e all’interno di molti rifugi le condizioni di vita sono sovente insalubri e l’acqua contaminata ha innescato vari focolai di epatite A, malattie della pelle e diarroiche.

Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ad oggi, forniscono acqua potabile a milioni di persone in tutta la Siria, in parte effettuando riparazioni di emergenza e la manutenzione delle infrastrutture.
“Sarc Siriana e i partner del Movimento sono sempre più preoccupati per l’impatto umanitario dell’attuale siccità – afferma il Presidente dell’associazione Attar – l’accesso limitato all’acqua potabile e continuerà ad influenzare la vita dei siriani per gli anni a venire. Chiediamo alle autorità locali e nazionali di collaborare con tutte le agenzie umanitarie presenti nel Paese non solo col fine di soddisfare le esigenze attuali, ma anche per sviluppare una risposta a lungo termine a questa crisi, che sta diventando sempre più profonda”.