“Costruire Insieme”, per rifondare una politica popolare

Il giorno 12 luglio 2017, a Roma,  trenta Soci Fondatori, appartenenti a movimenti ed associazioni di area cristiano-popolare, hanno presentato, presso l’Istituto Sturzo,  l’Associazione “Costruire Insieme”.

La conferenza stampa di presentazione, dal titolo “Nuove convergenze per l’Italia”, è stata introdotta dal presidente di Costruire Insieme, Ivo Tarolli. A seguire, le parole di Stefano Parisi, del Movimento “Energie per l’Italia”, e quelle di Gianni Fontana, presidente dell’Associazione Democrazia Cristiana.

“Costruire Insieme promuove una grande iniziativa: plurale, aperta ,comunitaria. Una iniziativa per porre fine alla diaspora e alla frammentazione dei tanti partiti, associazioni, movimenti di matrice cristiano-popolare che hanno reso quest’area e questa cultura marginale e irrilevante.

Una iniziativa che dia vita ad un’Area politico-culturale capace di far interloquire cattolici e non cattolici, laici, riformisti e liberaldemocratici. Da quest’Area dovrà scaturire un impegno politico diretto. Ambizioso nel progetto e generoso nella testimonianza di ciascuno. Non per dar vita ad un piccolo partito ma ad un’esperienza grande, che sappia unire e favorire aggregazioni nuove, che sappia concorrere ad essere anche punto di riferimento per il governo del Paese.”

Queste le parole della Lettera – Appello ai popolari italiani.

C’è fermento positivo nei territori e a livello  nazionale: sono le buone pratiche di cittadinanza attiva  che devono essere conosciute e valorizzate perché modello di partecipazione politica. Il tema delle Nuove Convergenze per l’Italia sarà appunto il tentativo di far  incontrare queste ricchezze esperienziali  verso un unico soggetto politico. Energie nuove e nuovo stile per una rifondazione della politica, troppo dimentica del suo ruolo e della sua missione autentica.

“Troppo dimentica – precisa Gianni Fontana – di un carattere che per noi di ispirazione cristiana e di lunga storia del cattolicesimo democratico, è assolutamente centrale e irrinunciabile: il popolarismo, come la modernissima lungimiranza di Luigi Sturzo seppe già interpretare”.