Così si salva l’ambiente. Dagli Usa una mappa per evitare le colate di asfalto

Prati

Dall’ America arriva il grido contro la cementificazione di massa dei giorni nostri. Un’università americana ha messo a disposizione una road map affinché i governi possano scegliere dove costruire nuove e grandi strade. Proprio dallo stato dove sono nate le più grandi città, dove i grattacieli hanno preso forma per la prima volta imponendosi sulla natura, parte un nuovo  progetto per una gestione edilizia: asfaltare indiscriminatamente potrebbe portare alla distruzione di ecosistemi non più recuperabili.

La mappa anticemento mira a un uso più cosciente dei mezzi di costruzione, nelle mani dei governi, quindi, la scelta per un maggiore rispetto ecoambientale. Non solo il singolo deve portare attenzione al suo rapporto con il mondo circostante tramite l’azione quotidiana, ma anche dalle istituzioni arriva l’esempio per preservare i paesaggi naturali, risorsa infinita per l’uomo, ma, soprattutto, non recuperabile se minata dal proprio intervento. Non bisogna pensare ad eventi troppo lontani nel tempo o nello spazio per avere l’esempio di ciò che l’uomo può causare sulla natura. Il quantitativo di alluvioni, frane, smottamenti è vasto in tutta Italia, dal 1956 la prima in classifica per il quantitativo di aree cementificate nel proprio territorio: già più di 50 anni fa il territorio coperto d’asfalto in Italia era pari al 2,8% di contro al 2,3% del resto dell’Europa.

 

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