Corea del Nord: “attività sospette” nelle vicinanze del reattore nucleare di Yongbyon

Dopo aver fatto letteralmente “tremare” la comunità internazionale con l’ultimo test sul nucleare del 2013, la Corea del Nord torna a condurre “attività sospette” nei pressi del reattore atomico di Yongbyon. Secondo quanto riporta “38 North”, un sito gestito dall’istituto di Studi coreani della Johns Hopkins School, delle immagini satellitari scattate sopra il complesso nucleare Yongbyon, il governo coreano starebbe lavorando per ripristinare le attività in quello che è il suo principale reattore nucleare.

Le immagini scattate dai satelliti di passaggio sopra la zona mostrano la neve che si scioglie sopra il tetto del reattore ed il vapore che esce da una valvola di sfogo della pressione. Secondo gli analisti le attività intorno al piccolo reattore sarebbero iniziate fin dal 24 dicembre, e probabilmente c’è “una possibilità che si sia ancora nelle fasi iniziali di riavvio del reattore. Ma abbiamo immagini che coprono soltanto le ultime settimane, quindi è troppo presto per formulare una conclusione definitiva”.

I “Colloqui a sei sul disarmo nucleare” – a cui partecipano Russia, stati Uniti, Cina, Giappone e le due Coree – si trovano in una fase di stallo dalla fine del 2008, la Corea del Nord ha chiesto più volte di riaprire le trattative, ma gli Stati Uniti prima di tornare ai negoziati hanno chiesto “passi concreti” verso la denuclearizzazione. Il reattore di Yongbyon è considerato di piccole dimensioni (cinque megawatt) però è in grado di produrre barre di combustile esaurito che, se trattate in maniera adeguata, possono essere usate dal regime nordcoreano per produrre una bomba atomica all’anno.