CICLONE PAM, DALL’ITALIA 300MILA EURO DI AIUTI PER LA POPOLAZIONE DI VANUATU

Nonostante la crisi economica, l’Italia non si risparmia quando c’è da aiutare chi versa in difficoltà peggiori delle nostre. È il caso dell’arcipelago di Vanuatu – composto da circa un’ottantina di isolotti a est dell’Australia – flagellato tra venerdì 13 e sabato 14 marzo da un forte ciclone tropicale soprannominato “Pam”. Pam è stato considerato un ciclone del quinto grado, il massimo della scala Saffir-Simpson che li classifica in base alla loro intensità, e ha prodotto raffiche di vento fino a 250 chilometri orari che hanno distrutto abitazioni e costruzioni.

La Farnesina, in un comunicato stampa, ha dichiarato che, “In risposta alla gravissima situazione di emergenza provocata dal passaggio del ciclone Pam nel Sud dell’Oceano Pacifico –che ha colpito con particolare violenza l’arcipelago delle isole di Vanuatu, provocando decine di vittime e diffuse devastazioni, la cooperazione italiana ha deciso di destinare un contributo multilaterale di emergenza di 300.000 euro a favore della federazione internazionale della Croce rossa e della Mezza luna rossa”.

Nello specifico – proseguono dalla Farnesina – “il contributo italiano permetterà di finanziare la realizzazione di attività di prima assistenza a favore della popolazione civile. Si tratta di circa 60.000 persone (10.000 famiglie) rimaste senza casa a seguito delle devastazioni provocate dal ciclone di categoria 5, in particolare nell’area della capitale Port Vila dove il 90% delle abitazioni risultano distrutte o danneggiate. Una parte del contributo in questione verrà utilizzato dalla federazione internazionale Croce rossa per l’invio a Vanuatu di soccorritori internazionali con il compito di coordinare le operazioni”.

La Farnesina sottolinea che “grazie al finanziamento dell’Italia, verranno garantite la fornitura di beni di prima necessità, un riparo temporaneo alle persone sfollate e specifici interventi nei settori dell’acqua, dell’igiene e della salute per la prevenzione di possibili epidemie. Saranno inoltre realizzate attività di rintraccio delle persone scomparse per favorire la riunificazione familiare, nonché’ attività di rafforzamento delle capacità della Società di Croce rossa locale per le attività di educazione al rischio”.

Infine, conclude la nota, “Quello deciso oggi rappresenta un segnale di solidarietà nei confronti della popolazione di Vanuatu, gravemente colpita da questo evento naturale, che dimostra quanto sia importante non solo la risposta ma anche la prevenzione dei disastri naturali. Un tema che proprio in questi giorni è oggetto di dibattito a Sendai, in Giappone, nell’ambito della conferenza convocata dalle Nazioni unite per la riduzione del rischio collegato alle catastrofi naturali”.