Bce avverte la Grecia: deroga possibile solo in accordo con la Troika

La Banca centrale europea avverte Atene: la deroga che permette alle banche greche di accedere ai fondi dell’Eurotoweter sarà possibile solo se il governo di Atene  -che il 25 gennaio è attesa alle urne –   raggiungerà una nuova intesa con il fondo europeo salvastati (Efsf) e con il fondo Monetario Internazionale. L’avvertimento arriva da Francoforte, per bocca di un portavoce della Banca centrale, il quale ricorda che “il perdurare della deroga si basa sulla proroga tecnica del programma European Financial Stability Facility, fino alla fine di febbraio 2015, e sull’esistenza di un programma del Fondo monetario Internazionale”, nonostante collaterali non adeguati per il rating “spazzatura”.

C’è un’altra clausola per consentire l’accesso greco ai fondi, continua il portavoce dell’Eurotower, “si basa sul presupposto di una conclusione positiva della valutazione in corso e di un accordo successivo tra le autorità greche e la Commissione europea, in accordo con Bce e Fondo monetario internazionale”.

Nel frattempo arriva anche il giorno del maxi-rimbalzo per le Borse europee, dopo i due falliti nelle precedenti sedute. A dare l’ultima spinta ai mercati, ha contribuito una lettera del presidente della Bce. Mario Draghi ha scritto che l’istituto centrale tornerà «all’inizio dell’anno» a valutare lo stimolo monetario fornito nella seconda parte del 2014 e, se dovesse servire, potrebbe lanciare misure «che includono l’acquisto di vari asset, inclusi i bond sovrani»: è la prima volta che viene messa per iscritto l’ipotesi di un intervento che il mercato ormai si aspetta forse già dal 22 gennaio prossimo e la reazione dei mercati è stata quindi immediata