A Castelluccio di Norcia riprende la semina delle lenticchie nel Pian Grande

Sotto un cielo coperto da nubi che minacciano pioggia, sono a Castelluccio di Norcia, il paese distrutto dal sisma del 30 ottobre scorso, i trattori degli agricoltori che saranno impegnati nella semina della lenticchia. Sono partiti questa mattina alle 8:00 per giungere alle pendici del monte Vettore, ancora imbiancato. La carovana ha percorso anche un tratto della strada provinciale 477, particolarmente disastrata a causa del terremoto.

Gli agricoltori: “Giorno memorabile”

Sono oltre venti mezzi agricoli passati attraverso la galleria di Forca Canapine, chiusa dal giorno della forte scossa, e oggi riaperta appositamente per consentire il transito dei trattori. “È un giorno memorabile, siamo felici di ritornare a Castelluccio”, ha detto Gianni Coccia, il portavoce degli agricoltori dal campo base di Norcia dell’esercito. La carovana dei trattori è scortata dalle forze dell’ordine, Protezione civile, vigili del fuoco e personale Anas. Sulle vetture sventola il tricolore italiano, la bandiera dell’Unione Europea e quella gialla della Coldiretti. Un modo colorato per ribadire a tutti che gli abitanti e gli agricoltori umbri non sono soli.

Seminare per dare futuro ai ragazzi

“Per gli agricoltori, essere tornati di nuovo sulla nostra terra, sul nostro paradiso, dopo tutto quello che è successo, è un momento che segna davvero l’inizio di un nuovo percorso – ha detto Coccia -. Essere qui è una grande emozione. Essere rimasti fuori da Castelluccio per 5 mesi è stato un esilio forzato. Oggi toccare di nuovo questa nostra terra dà una sensazione nuova, diversa, bellissima”. Le priorità? “Ora bisogna seminare per poter dare un futuro ai nostri ragazzi , agli agricoltori e soprattutto alla comunità di Castelluccio e di Norcia. Poi ripartire con tutte le attività economiche, potendo riaprire al turismo Castelluccio in vista della nuova fioritura che quest’anno speriamo coincida con la rinascita della nostra terra”. Quindi un appello: “Bisogna ripristinare il transito sulla provinciale 477, la strada che dà la possibilità di arrivare sulla piana a tutti i turisti”.