200 balene spiaggiate sulle coste della Nuova Zelanda

Sono circa 200 le balene pilota o globicefale che si sono arenate su una spiaggia a Nelson, l’Isola del sud della Nuova Zelanda. Molte di loro, 24 per la precisione, sono già morte nonostante gli sforzi di circa 80 operatori ambientali e molti volontari. Molto probabilmente ci vorranno alcuni giorni per tentare di riportare in acqua gli animali che sono sulla spiaggia di Farewell Spit – nota per i frequenti spiaggiamenti dei cetacei – e, secondo Andrew Lamason del Department of Conservation per le operazioni di salvataggio saranno necessari fino a 500 ranger e molti volontari.

Durante l’estate neozelandese, gli spiaggiamenti di questi grandi mammiferi sono molto frequenti, ma nonostante ciò la loro causa rimane un mistero. “Arrivano qui, rimangono disorientate e purtroppo si finisce con un sacco di balene morte – spiega Lamason – Rimetterle in mare aperto e’ un compito difficile e potenzialmente pericoloso: il gruppo Project Jonah ha 140 volontari nell’area di Golden Bay che sono preparati a fare questo tipo di lavoro e stiamo lavorando con loro”.

Tuttavia gli esperti definiscono la località di Farewell Spit come una “trappola per balene”, visto come le acque basse del luogo le disorientano facendo anche diminuire le loro capacità di navigazione. Una vera e propria corsa contro il tempo quella che si preparano ad affrontare i volontari, infatti se non riusciranno a spingere in mare le balene dovranno aspettare altre 24 ore per fare un nuovo tentativo, in attesa di un’altra alta marea.