100 ANNI DALLA GRANDE GUERRA, L’ITALIA RICORDA I CADUTI

In occasione del centenario dell’ingresso in guerra dell’Italia la presidenza del Consiglio dei ministri, per il tramite del commissariato del governo, ha diramato una nota nella quale si invitano gli enti pubblici, e quindi anche i Comuni, ad esporre sia la bandiera italiana che quella europea. L’evento vuole ricordare il concentramento delle truppe italiane, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 maggio 1915, quando l’Italia dichiarò guerra all’Impero Asburgico. Una data che sarà ricordata con un minuto di raccoglimento da parte di tutto il Paese, domenica pomeriggio alle 15, osservato dalle istituzioni, dalla società civile e dal mondo dello sport.

L’evento nazionale vuole essere un invito alla memoria e si rivolge principalmente alle giovani generazioni anche attraverso una campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “I versi della memoria”, articolata in due spot di 60 secondi, in onda sulle reti televisive nazionali digitali e satellitari, sempre alle ore 15. Due video costruiti intorno alle poesie di Giuseppe Ungaretti scritte sul fronte del primo conflitto mondiale, i cui versi scorrono sullo schermo fino a comporre la parola “Ricorda”. Inoltre per l’occasione verranno trasmessi documentari, approfondimenti, speciali, film e testimonianze.

Raccoglimento anche negli stadi prima di ogni competizione, dove calciatori e arbitri della Serie A scenderanno in campo indossando una maglia con la scritta “Ricorda”, raffigurante anche questa i versi delle poesie di Ungaretti. Stesso messaggio al braccio dei 600 podisti militari della staffetta “L’Esercito marciava”, partita da Trapani il 10 maggio scorso e che, attraversando vie, borghi, sacrari di 42 città, giungerà a Trieste la sera del 24. Il ministero dello Sviluppo Economico emetterà invece quattro francobolli celebrativi, che riproducono personaggi e scene del primo conflitto mondiale. I musei militari e i luoghi della memoria saranno aperti al pubblico a ingresso gratuito fino alla festa del 2 giugno.

Sono tanti e diversi, dunque, gli eventi inseriti dal governo nel programma di commemorazione di questo Centenario, ma c’è anche chi ha preso posizione al riguardo parlando di iniziativa inopportuna e inadatta. E’ il caso della Provincia autonoma di Bolzano che prima pensa di non esporre sugli edifici pubblici il tricolore e poi il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, decide di mettere le bandiere a mezz’asta. “L’indicazione di Roma di ricordare in questo modo l’inizio del conflitto è incomprensibile e sbagliata”, ha detto il governatore Arno Komptascher. “Avremmo invece volentieri seguito un eventuale invito a mettere le bandiere a mezz’asta, che sarebbe stato il modo giusto per ricordare le vittime di questa tragedia” ha aggiunto.