Offri te stesso, anima e corpo, a Dio

Confessati e pianti con dolore e con gran dispiacere della propria debolezza i tuoi difetti [vedi lettura precedente] fai un fermo proposito di emendare la tua vita e di andar sempre di bene in meglio. Poi con piena rassegna e perfetta volontà offri te stesso in olocausto perpetuo sull’altare del tuo cuore, in onore del mio nome, cioè rimettendo nelle mie mani il tuo corpo e l’anima tua, a fine di meritare in tal guisa di accostarti degnamente ad offrire a Dio il sacrifizio, e di ricevere con frutto il Sacramento del mio Corpo;

poiché non vi è oblazione più degna e soddisfazione più grande per cancellare i peccati, dell’offrire se stesso a Dio puramente e intieramente insieme all’offerta del Corpo di Cristo nella Messa e nella Comunione.

Se l’uomo farà quello che è in suo potere, e si pentirà sinceramente, ogni qualvolta che ricorrerà a me per ottenere perdono e grazia, vivo io (dice il Signore), che non voglio la morte del peccatore, ma piuttosto si converta e viva, onde non mi ricorderò più delle sue iniquità, e tutte gli saranno perdonate.

RISOLUZIONI: Risolvi di piangere spesso i propri peccati e di emendartene andando sempre di bene in meglio, e di offrire te stesso a Dio anima e corpo, specialmente nella Messa e nella Comunione insieme all’offerta del Corpo di Cristo. 

Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo