Come ogni sollecitudine debba riporsi in Dio

Figliuolo, lasciami fare con te quel che mi piace: io so bene quello che ti ci vuole. Tu pensi da uomo: tu in molte cose giudichi mosso da affetto umano. Signore, è vero quel che tu dici. La sollecitudine che ti prendi di me è più grande di ogni cura che io possa avere per me. E però va troppo a caso chi non lascia a te ogni sollecitudine. Signore, purché la mia volontà rimanga retta e ferma in te, fai di me quello che ti piace, mentre qualunque cosa che tu farai di me non può esser che buona. Se tu vuoi che io sti anelle tenebre, tu sia benedetto, e se tu vuoi che stia nella luce, tu sia pure benedetto. Se ti degni di consolarmi, tu sia benedetto; e se vuoi che sia tribolato, tu sia sempre egualmente benedetto.

RISOLUZIONI: Risolvi di riporre ogni sollecitudine in Dio, e di accettare volentieri qualunque cosa Egli disponga di te; e cioè tutto ciò che ti accade, perché tutto ciò che accade, fuori dal peccato, proviene da Dio. 

Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo